Cronaca

Vittime della strada, Nardone: «Una strage giornaliera, la mia storia»

AVELLINO. In vista della celebrazione della Giornata Onu dedicata alle vittime della strada, ricorrenza mondiale che cade il giorno 19 novembre, “l’associazione nazionale vittime della strada” ricorda quanto sia doveroso ricordare l’importanza delle responsabilità alla guida.

La referente irpina dell’associazione nazionale, Anna Diglio Nardone ricorda le principali cause degli incidenti stradali: “Quello delle vittime della strada in Italia è un tema di grande portata sociale, una strage giornaliera che deve essere affrontato con efficacia a tutti i livelli. Stiamo vivendo un momento di recrudescenza di incidenti stradali. Gli incidenti avvengono per tanti motivi, la principale causa è la distrazione, soprattutto l’utilizzo scellerato dello smartphone alla guida, per parlare senza adeguati kit vivavoce, per chattare, per fare un selfie, poi a causa dell’alterazione delle percezioni dovuta all’assunzione di alcool e stupefacenti, a causa della velocità sostenuta, e anche per colpa di tante strade poco sicure, non adeguate alla viabilità e manutenute con indolenza”.

“Conoscete già la mia storia – spiega Nardone – sono una vittima della strada sopravvissuta, che ha perso il figlio Giovanni di soli 4 anni. Da allora lotto perché ci sia consapevolezza di quella che deve essere la responsabilità alla guida per la propria vita e soprattutto per la vita degli altri. Insieme a tanti altri in Italia abbiamo lottato affinché esistesse una legge certa per dare vera giustizia, mai vendetta, alle vittime della strada. Adesso abbiamo da un anno la legge sul reato di omicidio stradale per i casi di alcol, droga e alta velocità , ma da sola non basta, c’è ancora tanto da fare”.

La donna, con una nota stampa invita la cittadinanza irpina tutta e le istituzioni a celebrare adeguatamente questa ricorrenza: “Occorre essere efficaci, occorre essere presenti, ed è per questo che la presenza attiva delle istituzioni, insieme ai cittadini, in un giorno dedicato alla memoria delle vittime della strada a livello mondiale, deve essere considerato importante, e fondamentale, per presidiare e per combattere davvero questo fenomeno di incoscienza e irresponsabilità alla guida diffusa”.

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