Cronaca

Avellino, omicidio di Aldo Gioia: i fidanzatini in aula per il processo

Secondo gli inquirenti la vittima rappresentava un ostacolo per la coppia. La figlia Elena: "Mai avuto rapporti intimi"

Avellino, omicidio di Aldo Gioia: i fidanzatini in aula per il processo. Nel corso dell’udienza Elena ha raccontato l’inizio della relazione con Giovanni Limata, iniziata nel 2019.

Omicidio Gioia ad Avellino per opera di due fidanzatini

Circa un anno fa, in Avellino si consumò un delitto. Aldo Gioia venne accoltellato dal fidanzato della figlia Elena Gioia, mentre si trovava nel salotto di casa. Nonostante, le 14 coltellate, la vittima era ancora viva e riuscì a riconoscere l’assassino. Successivamente altri elementi portarono all’incriminazione della coppia che avrebbe agito perché l’uomo rappresentava un ostacolo alla relazione.

Il racconto di Elena

Nell’aula della Corte di Assise di Avellino Elena ha iniziato a raccontare la storia della sua relazione. Si scambiava oltre 800 messaggi al giorno e afferma che con il suo fidanzato dormiva insieme, ma solo via “videochiamata“. Sottolinea di non aver avuto mai rapporti intimi perché “non si fidava“. Giovanni si trovava nel gabbiotto mentre lei accanto al suo legale. Un modo per non far incrociare i loro sguardi e condizionarsi a vicenda.

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