Cronaca

Rapina portavalori raccordo Sa-Av, tutti i dettagli di una giornata da panico

Una giornata davvero da panico quella di oggi, per tanti. Per le forze dell’ordine, che hanno avuto a che fare con una banda di rapinatori pronta a tutto, e per i numerosi automobilisti presenti sulla scena della rapina al portavalori, che sono rimasti bloccati per ore lungo il raccordo Sa-Av.

 

Poco dopo le 17 il traffico sul raccordo è stato riaperto, ma solamente in direzione Sud. Nel senso opposto la riapertura è prevista solo domani mattina, entro le 6, per permettere agli investigatori di effettuare i rilievi del caso.

Per coloro che sono diretti ad Avellino, l’uscita obbligatoria è quella di  Serino.

 

Il bottino

Il colpo al portavalori sarebbe andato a buon fine. Si parla di un bottino da circa du

e milioni di euro.

La rapina al portavalori, in base alle modalità, parrebbe essere frutto di un piano lungamente elaborato. Dall’iniziale spargimento di chiodi lungo la carreggiata, alla divisione dei banditi in gruppi, ognuno responsabile di una parte ben distinta dlel’operazione.

La banda era armata di mitra e aveva più di un’auto a disposizione, oltre ad un buon numero di taniche di benzina, che sono state usate per dare fuoco alle vetture in modo da bloccare il traffico e la visuale.

La fuga

Per agevolare la loro fuga, i malviventi avevano bloccato il traffico in entrambe le direzioni, per impedire alle Forze dell’Ordine di avvicinarsi. Una parte della banda, durante la fuga, all’altezza di Atripalda, è stata intecrettata dalla Polizia Stradale, che ha innescat

o un conflitto a fuoco con i malviventi.

Nonostante ciò, alcuni dei membri della banda sono riusciti a fuggire.

Fortunatamente, nonostante la prossimità delle auto dalla scena del crimine, non si registrano feriti ne tra i militari, ne tra poliziotti o gli automobilisti in transito.

 

 

 

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