Cronaca

Mancini, fondi regionali per il villaggio degli studenti: troppi “se”

AVELLINO. La questione Mancini è lungi da una soluzione. Tiene banco l’ipotesi di un villaggio degli studenti con i prefabbricati del post-sisma. L’idea, espressa dal sindaco Foti, era parsa da subito incredibile e aveva sollevato molte contrarietà. Plausibile è stata considerata non appena a portarla sul tavolo del provveditore sono state le famiglie con il comitato genitori e i rappresentanti degli studenti.

Ieri, in occasione dell’inaugurazione delle panchine rosse simbolo della lotta alla violenza di genere istallate all’ospedale Moscati, è stato possibile ascoltare la voce della Regione attraverso Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale. Il suo intervento non è stato di certo chiarificatore ma ha già mostrato il particolare tatto con cui la Regione prova a prendere le distanza dal problema.

Se la legge lo permette, ovviamente, la Regione Campania proverà ad essere d’aiuto ma parlare di strutture mobili significa – secondo la D’Amelio – fare riferimento alla Protezione Civile, possibilità estranea all’attuale situazione che non è emergenziale. Un dietrofront appena accennato se si considera che anche due settimane fa, in riferimento ad un supporto da parte della Regione alla Provincia, ne spiegava la difficoltà economica, “sotto la lente della Corte dei Conti”.

Poi, riporta il quotidiano online Irpinia Focus, la presidente del Consiglio regionale ha sbottato: se è vero che “riguarderebbe tutti” la vicenda del Mancini, è altrettanto vero che «in 37 anni dal terremoto dell’80 le istituzioni avrebbero dovuto investire nelle scuole piuttosto che fare altro».

 

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