Inchiesta

Rifiuti, “l’ordinanza è da buttare”: troppe illogicità

AVELLINO. Ad una lettura critica dell’ordinanza per la nuova raccolta di rifiuti porta a porta che regolerà il deposito della spazzatura nel capoluogo di provincia sorgono alcuni dubbi. A proporre una serie di quesiti è il gruppo Cittadini in movimento, che scrive: «a volte ci chiedono di fare delle proposte: come sempre, anche in questo caso le nostre soluzioni sono dettate dal buon senso di chi vive il quotidiano e il territorio».

 

Analisi dell’ordinanza di raccolta dei rifiuti

 

○ Grande confusione: sono accorpate realtà diverse tra le attività non alimentari

Il gruppo nota una discrepanza logica nell’ordinanza. Diverse «attività non alimentari», per propria natura disomogenee, sono trattate alla stessa maniera. Nello specifico si fa riferimento agli “Uffici, Agenzie, Studi professionali” che sarebbero accostate a “Discoteche e Night Club” nella disciplina dello scarico dei rifiuti. Queste attività potranno portare fuori il pattume dalle 21 alle 24.

Il primo interrogativo mosso nell’analisi riguarda gli uffici pubblici, i cui orari di chiusura, in genere non superano le 17 e per cui, quindi, ci si domanda chi «chi provvederà a posizionare i carrellati sul suolo pubblico e chi provvederà a ritirali».

Il secondo gap logico riguarda i locali notturni: «discoteche, alcuni bar e night club – si legge nella nota – hanno orari notturni, tra le 24 e le 5: Queste attività non solo non potranno posizionare i carrellati negli orari richiesti ma dovranno tenere per due, tre giorni o anche una settimana nel locale umido, carta, alluminio, indifferenziata».

○ Attività alimentari: situazione paradossale

Si legge nella nota che le pescherie sono una attività generalmente chiuse alle 18, tranne in periodi natalizi: «Si può chiedere a questi commercianti di scaricare dalle 21 alle 24 (e magari ritirare la biopattumiera in tarda notte) quando si è al mercato del pesce per il rifornimento commerciale?».

○ Istituti scolastici

«Gli istituti dovranno conferire entro le 14: non sarebbe stato il caso di accorpare in questa voce anche Uffici, Agenzie e via discorrendo? Così da prevedere un orario maggiormente flessibile per gli uffici che chiudono alle 17».
Poi un’osservazione colma di involontaria ironia: «L’istituto Mancini, in emergenza struttura scolastica, con lezioni pomeridiane a che ora conferirà i rifiuti?».

○ Cittadini

Nella nota stampa si legge che non è possibile «richiedere al Cittadino di conferire i rifiuti dalle 21 alle 24 dovendo poi liberare l’area pubblica dallo stesso per le 2 o le 3 di notte». Poi è sollevata la questione di eventuali incivili che potrebbero gettare nei cassonetti altrui spazzatura non differenziata: la multa, immeritatamente, sarebbe indirizzata al proprietario del cassonetto. Questo è il risultato, spiega il comitato, di due scelte giuste scartate: la prima è l’idea di biopattumiere con chip di controllo o anche pattumiere interrate attivabili con una carta univoca così da garantire la corretta associazione tra conferente e conferito (di fatto, collegare alla persona ciò che ha buttato). La seconda scelta giusta che l’amministrazione ha scartato è, secondo il gruppo di cittadini, la previsione di «aree recintate e chiuse a chiave, con la custodia della stessa da parte del condominio e degli operatori, dove potessero essere ritirati i rifiuti dei singoli parchi e condomini».

○ Farmaci e pile esauste

Nella nota stampa è diffusa la considerazione che «sarebbe stato il caso di prevedere delle piccole biopattumiere ritirate mensilmente».

Cittadini in movimento, l’attacco alla politica

 

Si conclude con un duro attacco alla politica istituzionale, il comunicato stampa di Cittadini in movimento che scrive della consapevolezza che la politica sia totalmente scollata dalle problematiche reali della cittadinanza: «la politica chiusa nei palazzi non la percezione delle dinamiche commerciali e sociali». 

 

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