Sono quattro le persone di Avellino coinvolti nell’inchiesta sulle truffe informatiche: al comando ci sarebbe stata una donna. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. In totale sono stati 14 gli indagati: 8 sono destinatari di altrettante misure cautelari (una in carcere, quattro ai domiciliari e per tre è scattato l’obbligo di dimora).
Truffe informatiche ad Avellino, coinvolti in quattro
Tra questi figura Gabriella Galluccio, 33enne residente a Montoro, finita ai domiciliari e Pasquale Prisco, 26 anni di Solofra, raggiunto da obbligo di dimora. Ci sarebbero anche due 24enne di Solofra (al momento non sono stati raggiunti da nessuna misura cautelare, ma risultano sotto osservazione degli inquirenti).
Tutti dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi telematici, riciclaggio di denaro sottratto mediante truffa informatica effettuata a seguito della captazione fraudolenta delle credenziali di accesso ad home banking, con trafugamento di ingenti somme di denaro e trasferimento delle stesse su propri conti correnti e carte prepagate.
A capo dell’organizzazione ci sarebbe Aniello Ruggiero, 47enne di Torre del Greco trasferito in carcere. Dalle investigazione è emerso un ruolo primario anche di Gabriella Galluccio. Seconda l’accusa rivestirebbe quello di «perno organizzativo delle operazioni di prelievo del denaro di provenienza illecita». Inoltre, pur essendo incensurata avrebbe manifestato «una peculiare propensione a delinquere, mostrandosi desiderosa di guadagni sempre maggiori e insensibile alle prevedibili conseguenze di tale scelta di vita».
I NOMI
Oltre a Galluccio sono finiti ai domiciliari: Valter Sebastian Csiki, residente a Nocera, Anna Pepe di Torre del Greco, Danilo Spisso di Mercato San Severino.
Obbligo di dimora, invece, per Pasquale Prisco, anche per Francesco Pio Montefusco e Arlindo Romano.
