Economia

Come chiedere il rimborso al fornitore di energia

Spesso le società aggirano i vincoli e le disposizioni di legge facendo gravare sul consumatore spese non dovute. È il caso di E.on, Green Network, Sorgenia, A2a che hanno imposto commissioni aggiuntive sulla scelta di particolari metodi di pagamento dell’utenza.
Spese aggiuntive che arrivano anche a 4 euro: chi ha subito questi addebiti illegittimi farà bene a chiedere il rimborso.

 

I motivi per cui chiedere rimborso

 

A2a ha fatturato costi aggiuntivi a chi pagava con carta di credito dal sito ufficiale dal novembre 2001 all’aprile 2017.

E.on. imponeva un contributo aggiuntivo per i pagamenti con bollettino postale, dal giugno 2014 per l’elettricità e dall’aprile 2016 per il gas.

Sorgenia imponeva, fino allo scorso giugno, una spesa di 4 euro per i pagamenti diversi dall’addebito diretto su carta di credito o conto corrente. In oltre, fino allo scorso settembre, imponeva ulteriori aggravi a chi pagava con bollettino postale.

Green Network, dal 1° gennaio 2017, chiedeva una commissione sui metodi di pagamento diversi dalla domiciliazione bancaria – commissione che poteva arrivare a 4 euro – ma da luglio ha modificato le condizioni.

Edison fino allo scorso luglio imponeva una spesa aggiuntiva di 2 euro a bimestre per i clienti che hanno scelto il bollettino postale come strumento di pagamento.

I clienti di queste società che vogliono rivalersi su quanto illegittimamente richiesto e versato, potranno visitare il sito di Altroconsumo, da cui potranno scaricare la lettera di reclamo per ottenere i rimborsi.

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