Cronaca

Omicidio Aldo Gioia, le motivazioni della sentenza di condanna

Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Aldo Gioia, ucciso con 15 coltellate nella sua abitazione il 23 aprile del 2021. I giudici della Corte di Assise di Avellino hanno condannato a 24 anni di reclusione Elena Gioia, figlia della vittima e Giovanni Limata, ex fidanzato di Elena, come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Omicidio Aldo Gioia, le motivazioni della sentenza

Nelle 34 pagine di motivazioni alla sentenza di condanna emessa lo scorso 24 maggio, i giudici scrivono: “Dalle risultanze dibattimentali e dalle prove si può affermare con assoluta certezza, la riconducibilità ad entrambi gli imputati dell’ideazione, volizione ed esecuzione dell’omicidio di Aldo Gioia“.

Il 53enne fu sorpreso sul divano di casa, mentre dormiva e gli furono inferti i colpi mortali da Giovanni Limata, dopo che sua figlia aveva lasciato aperto il portone a Giovanni con la scusa di andare a conferire l’immondizia.

Il calendario

Dalle pagine delle motivazioni emerge un altro elemento: Giovanni Limata aveva contrassegnato il giorno 24 con una croce. Inoltre, nei giorni antecedenti il delitto sullo stato di Whatsapp cambiava le foto con quelle di un conto alla rovescia: -4,-3,-2 e così via.

Redazione L'Occhio di Avellino

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