Cronaca

Funerali di Claudio Zaccaria, il monito del parroco “Non dimentichiamo”

Quella della scorsa settimana ad Avellino è una tragedia che ha colpito tutta una comunità, che a gran voce invoca giustizia per il giovane Claudio Zaccaria, vittima innocente della di una follia assurda

La Chiesa Madre di Sant’Angelo della Scala non è riuscita a contenere tutte le persone che hanno voluto esserci per l’ultimo saluto a Claudio Zaccaria, il 24enne vittima, giovedì mattina, della follia di Gianmarco Gimmelli, il 32enne avellinese che ha ucciso il giovane con 10 coltellate e poi si è gettato dal balcone del suo appartamento.
Sant’Angelo della Scala si è fermato del tutto e la comunità intera si è stretta attorno alla famiglia, ieri pomeriggio, pr i funerali del giovane Claudio. Una manifestazione di affetto e solidarietà che però non  basta a lenire il dolore per una norte assurda e, soprattutto, la rabbia pensando alle ragioni che hanno portato l’omicida a compiere un tale gesto.

La droga come movente principale

Gli inquirenti cotinuano a concentrarsi sulla droga, e su un vecchio debito legato alla compravendita di stupefacenti, come movente per l’omicidio. Gli esami tossicologici di Claudo Zaccaria e Gianluca Gimmelli saranno decisivi per comprendere se i due, insieme all’altra vittima, Ylenia, avevano assunto stupefacenti prima dell’omicidio.

Il parroco che ha celebato il rito, don Vitaliano Della Sala, ieri pomeriggio ha lanciato un monito e una raccomandazione: non dimenticare.

Non dimenticare Claudio e anche Gianmarco, e le ragioni che hanno portato a questa terribile tragedia.

La droga

Il fenomeno del consumo di droga riempie costantemente le cronache della provincia di Avellino, che parlano di un numero di assuntori sempre crescente e di spacciatori sempre più audaci, che arrivano a cercare nuovi clienti persino tra i giovanissimi nelle scuole.

Claudio è stato, probabilmente, vittima di questo vizio disgustoso e innocente valvola di sfogo di una follia che non ammette giustificazioni.

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