Inchiesta

False certificazioni, il mirino degli inquirenti sugli acquirenti

AVELLINO. Diverse decine di nomi figurerebbero nella lista degli acquirenti delle false certificazioni che si potevano acquistare dal “collaboratore infedele” della Cisl per 2mila euro.
Pare, inoltre, che diverse scuole private della Regione siano state passate al setaccio e che ora i carabinieri cercheranno di far luce scandagliando i nominativi degli acquirenti.

Compravendita di titoli falsi, esami incrociati

Si procederà con un controllo incrociato tra i nomi raccolti nelle perquisizione e quelli dei verbali d’esame degli istituti perquisiti. Oltre il noto “Mercante di Titoli” anche un uomo di Castelfranci risulterebbe tra gli indagati.
Come sempre in questi casi, si cercano gli esecutori materiali e chi ha ideato questo meccanismo.

False certificazioni a Napoli, Avellino, Caserta

Tanti i sospettati: per ogni scuola ispezionata potrebbero saltare diversi nomi all’occhio vigile della macchina investigativa. Per ora si può solo paventare l’ipotesi di una rete di compravendita di certificazioni con un vero e proprio prezzario: prezzi tra le poche centinaia di euro e le diverse migliaia.

Le conseguenze di una simile indagine sono le più varie: dal licenziamento di chi avrebbe ottenuto il posto di lavoro in virtù di questi titoli comprati fino alla necessità, prospettata dal quotidiano Ottopagine che ne dà notizia, di invalidare i concorsi pubblici a causa degli interessi dei partecipanti eventualmente lesi da questo meccanismo.

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