Bonus cultura: 500 euro anche per i nati nel 2000
«La 18 App? Vale 200 milioni. Meglio far venire la fame di cultura ai giovani, facendoli rinunciare a un paio di scarpe». Così il neo ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, aveva annunciato l’intenzione di eliminare il bonus di 500 euro per i ragazzi di 18 anni.
Ora il ministro rivaluta l’importanza della misura, sostenendo, in occasione della presentazione dell’ottavo rapporto “Io sono cultura”: «Il Bonus resta, ma forse verrà cambiato». I 500euro ci saranno dunque anche per i nati nel 2000, che compiranno (o hanno già compiuto) 18 anni nel corso del 2018.
Il ministro – si legge su Skuola.net – ha spiegato che sarà fatta una ricerca tra i giovani per capire il miglior meccanismo da adottare.
Tra le ipotesi in ballo c’è persino un allargamento dell’agevolazione anche ai 19enni.
Cos’è il bonus cultura
Il bonus cultura è stato introdotto dal governo Renzi nel 2015 (ma è diventato operativo solo nel 2016, per i nati nel ’98) e poi rinnovato dal governo Gentiloni per il 2017. La sua finalità esplicita è di incentivare “la cultura” tra i ragazzi.
Per gestire l’erogazione dei 500euro previsti per ogni ragazzo che diventa maggiorenne è stata creata la piattaforma 18app, un sito (e un’applicazione scaricabile su smartphone o Tablet) che permette ai giovani di generare i voucher per acquistare online o nei negozi che aderiscono all’iniziativa.
Alla fine del primo anno sono stati circa 550 mila i ragazzi ad aver usufruito del bonus, per comprare libri, biglietti per cinema, teatri, concerti, ingressi a musei e mostre (e dal 2017 anche musica).