Economia

Carte di pagamento, ma quanto ci costano?

Il nostro Paese non è ancora uscito dalla crisi, sebbene in molti si affrettino ad affermare il contrario, i dati Istat di dicembre, però, mostrano chiaramente come l’occupazione sia calata dello 0,3% e si sia ancora lontani dalla vera ripresa che tutti, ormai da troppo tempo, aspettano. Ma proprio in un periodo complicato come è ancora questo attuale, molti italiani si interrogano come su come sia possibile risparmiare.

Meglio pagare in contanti o con le carte di pagamento?

Il primo punto che molti valutano è su quale metodo di pagamento sia più economico, ovvero se si possa risparmiare di più pagando in contanti o con una carta di pagamento. Intanto per cominciare non si può non parlare del fatto che ormai ci si stia orientando verso il pagamento con carte elettroniche piuttosto che con i contanti, è ormai noto che la tendenza è quella di eliminare il contante per prevenire eventuali flussi di denaro in nero.

La motivazione, quindi, è più che lecita e plausibile, tuttavia, sarebbe opportuno anche fare qualche conto in tasca agli italiani che nel giro di pochi mesi hanno dovuto subire una serie di aumenti un po’ in tutti gli ambiti, a partire dalle bollette di luce e gas fino alle tariffe dei gestori telefonici. Quindi non si può dire con certezza quale dei due metodi di pagamento sia migliore in assoluto, ma si può certamente dire che utilizzare una carta elettronica ha dei costi, utilizzare denaro contante, invece, ha dei rischi, dato che non se ne può tenere traccia.

Oggi non avere una carta elettronica è impossibile

Oggi, tuttavia, a meno che non si viva in qualche remota località senza tempo,  evitare di avere un conto in banca e, di conseguenza, almeno una carta di debito, è praticamente impossibile. Lo stipendio, ovviamente per chi lo ha, viene di fatto accreditato solamente nei conti bancari e postali, quindi riuscire a percepire del denaro come compenso per un lavoro in regola è impossibile col contante.

Questa è una misura corretta per prevenire il dilagare del lavoro sommerso che, specialmente al sud d’Italia, è ancora molto esteso. Si tratta dunque di fare le cose a norma, e cercare però al contempo di scegliere una soluzione che non sia, in fin dei conti, eccessivamente dispendiosa. Ci sono situazioni molto precarie, come per esempio quella di diverse famiglie degli ex lavoratori El.ital, Almec, Ocevi e Saira, famiglie che non vedono entrare uno stipendio da mesi e per le quali sostenere i costi di un conto bancario e di una relativa carta diventa un onere.

Come fare a risparmiare

Ci sono diverse tipologie di carte, l’unico modo per risparmiare utilizzandole è quello di scegliere quella con le caratteristiche più adatte alle proprie esigenze, su portali comparativi come http://www.cartedipagamento.com, per esempio, si può avere un’ampia panoramica e capire quale sia la carta meno dispendiosa e più adatta alle proprie necessità.

In definitiva quindi, si alla carta elettronica, purché i costi di utilizzo siano consoni alle proprie possibilità.

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