Politica

Avellino, i redditi dei politici: quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri?

Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri comunali di Avellino? Ecco i redditi del sindaco Gianluca Festa, degli assessori e dei consiglieri comunali. I redditi sono stati acquisiti dal sito ufficiale del Comune e dall’amministrazione trasparente.

Quanto guadagnano sindaco, assessori e consiglieri di Avellino?

Tutti gli attuali amministratori in carica hanno pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Avellino i propri dati reddituali. Il sindaco Gianluca Festa, i membri della giunta e del consiglio comunale hanno comunicato i redditi e dati patrimoniali riferiti all’anno 2018 nella sezione dedicata all’AmministrazioneTrasparente.

Comune di Avellino: i redditi degli amministratori

  • Gianluca Festa (sindaco):
    • Professione: responsabile amministrativo
    • Reddito 2018: 39.412 euro
    • Beni mobili: 1 motociclo
  • Laura Nargi (vicesindaco):
    • Annona, Commercio, Attività produttive, Personale, Turismo
    • Professione: impiegata
    • Reddito: 0 euro
  • Emma Buondono (assessore):
    • Urbanistica, Governo del territorio, Pianificazione e PUC, Mobilità
    • Professione: Architetto
    • Reddito 2017: 67.330 euro
    • Beni immobili: 3 proprietà
    • Beni mobili: 2 auto
  • Vincenzo Cuzzola (assessore):
    • Bilancio, Finanze, Tributi, Partecipate
    • Professione: Consulente e formatore
    • Reddito 2018: 85.779 euro
  • Germana Di Falco (assessore):
    • Politiche Europee, Marketing territoriale, Progetti Nazionali ed Internazionali, Sviluppo economico
    • Reddito 2018: 70.860 euro
    • Reddito 2018: 22.494 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili: 1 auto
  • Antonio Genovese (assessore):
    • Lavori Pubblici, Protezione Civile, Viabilità
    • Professione: geometra
    • Reddito 2018: 24.095 euro
    • Beni immobili: 5 proprietà
    • Beni mobili: 1 auto
  • Giuseppe Giacobbe (assessore):
    • Pubblica Istruzione, Sport e tempo Libero, Sicurezza
    • Professione: Docente
    • Reddito 2018: 38.486 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili: 1 auto e 1 motociclo
  • Stefano Luongo (assessore):
    • Patrimonio, Eventi, Politiche Giovanili
    • Professione: Volontario servizio civile
    • Reddito: 0 euro
  • Marianna Mazza (assessore):
    • Contenzioso, Innovazione Tecnologica, Formazione, Pari Opportunità, Volontariato, Trasparenza, Politiche Abitative
    • Professione: Avvocato
    • Reddito 2018: 1.489 euro
    • Beni immobili: 6 proprietà
    • Beni mobili: 2 auto
  • Giuseppe Negrone (assessore):
    • Politiche Ambientali ed Energetiche, Verde Pubblico
    • Professione: Impiegato
    • Reddito 2018: 63.567 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili: 1 auto
  • Ugo Maggio (presidente del consiglio comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 87.637 euro
    • Beni mobili registrati: 4 auto
  • Antonello De Renzi (consigliere comunale):
    • Professione: Ingegnere
    • Reddito 2018: non dichiarato
  • Gennaro Cesa (consigliere comunale):
    • Professione: Impiegato
    • Redditi 2018: 27.482 euro
    • Beni immobili: 5 proprietà
    • Bene mobili registrata: 2 auto
  • Luigi Preziosi (consigliere comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 109.275 euro
    • Beni immobili: 5 proprietà
    • Beni mobili registrati: 2 auto
  • Giovanna Vecchione (consigliere comunale):
    • Professione: impiegata
    • Reddito 2018: 0 euro
  • Mario Spiniello (consigliere comunale):
    • Professione: Avvocato
    • Reddito 2018: 814 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Elia Virginio De Simone (consigliere comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 64.714 euro
    • Beni immobili: 3 proprietà
    • Beni mobili registrati: 2 auto
  • Jessica Tomasetta (consigliere comunale):
    • Professione: Psicologa
    • Reddito 2018: 4.438 euro
  • Gianluca Gaeta (consigliere comunale):
    • Professione: Architetto
    • Reddito 2018: 24.436 euro
    • Beni immobili: 2 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Antonio Cosmo (consigliere comunale):
    • Reddito 2018: 12.950,26 euro
  • Teresa Cucciniello (consigliere comunale):
    • Professione: Impiegata
    • Reddito 2018: 36.618 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Francesca De Vito (consigliere comunale):
    • Professione: Impiegata
    • Reddito 2018: 4.240,25 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
  • Mirko Petrozziello (consigliere comunale):
    • Professione: Operaio
    • Reddito 2018: 17.860,72 euro
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Carmine Di Sapio (consigliere comunale):
    • Professione: Dipendente
    • Reddito 2018: 2.546 euro
  • Gerardo Melillo (consigliere comunale):
    • Professione: Impiegato
    • Reddito 2018: 11.325 euro
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Francesca Medugno (consigliere comunale):
    • Professione:
    • Reddito 2018:
    • Beni immobili:
    • Beni mobili registrati:
  • Gabriella D’Aliasi (consigliere comunale):
    • Professione: Consigliera Comunale
    • Reddito 2018: 0 euro
    • Beni immobili: 3 proprietà
  • Diego Guerriero (consigliere comunale):
    • Professione: Libero Professionista
    • Reddito 2018: 7.102 euro
  • Alessandra Antonia Iannuzzi (consigliere comunale):
    • Professione: Giornalista
    • Reddito 2018: 11.340 euro
  • Giovanni Cucciniello (consigliere comunale):
    • Professione: Rappresentanza Legale
    • Reddito 2018: 32.660 euro
    • Beni immobili: 7 proprietà
    • Beni mobili registrati: 2 auto
  • Ettore Iacovacci (consigliere comunale):
    • Professione: Operario
    • Reddito 2018: 14.508 euro
    • Beni immobili: 3 proprietà
  • Francesco Russo (consigliere comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 118.597 euro
    • Beni immobili: 9 proprietà
    • Beni mobili registrati: 3 auto
  • Nicola Giordano (consigliere comunale):
    • Professione: Ingegnere
    • Reddito 2018: 53.355 euro
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Carmine Montanile (consigliere comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 121.389 euro
    • Beni immobili: 2 proprietà
    • Beni mobili registrati: 2 auto 1 motociclo
  • Luca Cipriano (consigliere comunale):
    • Professione: Giornalista
    • Reddito 2018: 73.929 euro
    • Beni immobili: 1 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Marietta Giordano (consigliere comunale):
    • Professione: Architetto
    • Reddito 2018: 24.436 euro
    • Beni immobili: 2 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Francesco Iandolo (consigliere comunale):
    • Professione: Libero Professionista
    • Reddito 2018: 13.658 euro
  • Amalio Santoro (consigliere comunale):
    • Professione: Medico
    • Reddito 2018: 87.000 euro
    • Beni mobili registrati: 2 auto
  • Ferdinando Picariello (consigliere comunale):
    • Professione: Avvocato
    • Reddito 2018: 32.750 euro
    • Beni immobili: 16 proprietà
    • Beni mobili registrati: 1 auto
  • Luigi Urciuli (consigliere comunale):
    • Professione: Medico Veterinario
    • Reddito 2018: 15.039 euro
    • Beni mobili registrati: 2 auto
  • Costantino Preziosi (consigliere comunale):
    • Professione: Avvocato
    • Reddito 2018: 156.910 euro
  • Monica Spezia (consigliere comunale):
    • Dati non dichiarati

Perché è obbligatorio pubblicare i redditi dei titolari di incarichi politici?

Riferimento normativo:

Rif. normativo Artt. 13 e 14 D. Lgs. n. 33/2013 come modificato dall’art. 13 del d.lgs. n. 97 del 2016
Art. 13 – Obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni
1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni e i dati concernenti la propria organizzazione, corredati dai documenti anche normativi di riferimento. Sono pubblicati, tra gli altri, i dati relativi:
a) agli organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l’indicazione delle rispettive competenze;

Art. 14 – Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico
1. Con riferimento ai titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i propri componenti, i seguenti documenti ed informazioni:

  1. l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo;
  2. il curriculum;
  3. i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
  4. i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
  5. gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;
  6. le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio1982, n. 441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell’organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 7.

1-bis. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati di cui al comma 1 per i titolari di incarichi o cariche di amministrazione, di direzione o di governo comunque denominati, salvo che siano attribuiti a titolo gratuito, e per i titolari di incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti discrezionalmente dall’organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione.
2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui al comma 1 entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell’incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell’incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione ai sensi del presente comma le informazioni e i dati concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti nelle sezioni di archivio.”

Dichiarazione non obbligatoria per i comuni sotto i 15mila abitanti

N.B.: La dichiarazione ex art. 14 c.1, lett. f) D. Lgs. 33/2013 non è dovuta per i componenti degli organi di indirizzo politico nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti (Del. ANAC n. 144/2014 e n. 241/2017)

Cosa succede se non si pubblicano i dati? Le sanzioni

L’art 437 del  dlgs n. 97 /16 è intervenuto modificato l’art 46 del dlgs 33/2013 precisando che “l’inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione e sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili.

Inoltre l’art. 36 della stessa legge modificando la disciplina dell’art 45 del D. Lgs.  n. 33/2013  , attribuisce ad “Anac un potere di ordine al corretto e tempestivo assolvimento degli obblighi di pubblicazione”.  Infatti  ove l’Auorità rilevi la mancata pubblicazione di atti, documenti e informazioni, ne ordina la relativa pubblicazione entro 30 giorni. Il mancato adempimento costituisce illecito disciplinare. Anac segnala l’inottemperanza all’Ufficio per i procedimenti disciplinari nonché alla Corte dei conti, ove ravvisi anche altri profili di responsabilità.

La mancata pubblicazione di tutti gli incarichi, esterni e interni, nella sezione “Amministrazione Trasparente” dell’Ente, determina l’applicazione delle sanzioni per l’avvenuta erogazione dell’indennità di risultato ai dirigenti responsabili del conferimento degli incarichi. È quanto affermato dalla Corte dei Conti con sentenza n.185/2018, la quale continua affermando che il danno discende «dalla violazione gravemente colposa di un preciso obbligo normativo, vigente all’epoca in cui la condotta è stata posta in essere, cui è conseguita una spesa indebita per l’ente locale».

Per eventuali errori, comunicazioni o segnalazioni, scrivere a direttore@occhionotizie.it

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