Cronaca

Avellino, bancarotta fraudolenta: la replica di Gianni Lettieri

Bancarotta fraudolenta da 11 milioni ad Avellino nell’ambito dell’inchiesta sulla Mcm Holding. L’imprenditore napoletano, Gianni Lettieri, è stato rinviato a giudizio.

Bancarotta fraudolenta ad Avellino

Secondo l’accusa, in concorso con altre persone – tra le quali Michele Arcangelo Galgano, Annamaria Mazziotti e Annalaura Lettieri – avrebbe distratto beni per circa 11 milioni di euro.

La condanna

L’imprenditore napoletano era stato condannato, in primo grado a quattro anni e 4 mesi, per bancarotta a Milano nel procedimento relativo alla Novaceta.

La replica di Lettieri

“La notizia riportata non corrisponde al contenuto degli atti processuali; non ci sono state distrazioni e l’unico atto contestato è una transazione per accollo di debiti da parte della Holding di euro 2 milioni firmato dai manager. Oltretutto, la società di cui si discute e che non mi vede partecipe in alcun ruolo, è ritornata in bonis a seguito di un concordato; non sono stato coinvolto in alcun processo decisionale di tale società se non in qualità di presidente della controllante Holding e solo fino a marzo 2013; non ho sottoscritto l’atto oggetto di imputazione, né il relativo bilancio societario. Chiarito quanto innanzi e fiducioso nell’esito del procedimento, vorrei capire per quanti anni ancora dovrò “pagare” lo scotto della mia candidatura a sindaco di Napoli.” 

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