Alfonso Signorini contro Don Vitaliano su Chi
Alfonso Signorini contro Don Vitaliano su Chi. Signorini attacca anche Mons. Ravasi, e i suoi Tweet pro Sanremo “Vedere una chiesa trasformata nella succursale sfigata del palco dell’Ariston” – afferma – a me mette solo tanta tristezza”.
Sanremo continua, ma solo grazie alle polemiche. Alfonso Signorini attacca la Chiesa nell’ultimo editoriale di Chi
La scelta di Don Vitaliano di far cantare “Soldi” di Mahmood prima della messa non è passata inosservata, e l’eco di questa performance è arrivato lontano, fino a Milano, fino alle orecchie del direttore di Chi, Alfonso Signorini.
L’editoriale
Sono letteralmente disgustato del fatto che Soldi, sì, proprio la canzone di Mahmood, sia stata cantata in un piccolo paesino dell’avellinese alla Santa Messa, per volontà di un prete che probabilmente voleva far parlare di sé e ci è pure riuscito.
La canzone vincitrice di Sanremo in chiesa
Don Vitaliano Della Sala, parroco delle parrocchie dei SS. Pietro e Paolo e dell’Annunziata a Mercogliano, ha fatto cantare la canzone “Soldi” di Mahmood, vincitore del festival di Sanremo, durante la messa del 18 febbraio.
Il parroco aveva motivato la propria decisione definendola la risposta alle tante polemiche sul cantante, sull’integrazione e sui discorsi intrisi di razzismo:
Bisogna riflettere sui temi trattati nella canzone come l’attaccamento ai soldi che rovina i rapporti familiari e interpersonali. Anche il tema del Vangelo trattato oggi, le Beatitudini, si lega alla canzone: “beati voi poveri perché vostro è il regno dei cieli.”