Cronaca

Spari in Contrada Quattograna, il retroscena: guerra per lo spaccio

Spari in Contrada Quattograna, il retroscena: guerra per lo spaccio, . Agguato o atto intimidatorio le piste seguite

Questioni legate allo spaccio di sostanze stupefacenti potrebbero essere la causa degli spari esplosi l’altro ieri, 19 ottobre, in Contrada Quattrograna all’indirizzo di Alessio Romagnuolo. Come riporta il Mattino, agguato o atto intimidatorio le piste seguite.

Spari in Contrada Quattograna, il retroscena: guerra per lo spaccio

Il 25enne, già noto alle forze dell’ordine per traffico di droga e  tentato sequestro di una persona, era in compagnia di un amico nel cortile del palazzo dove abita, quando all’improvviso è stato avvicinato da un auto di colore nero dalla quale sono stati sparati i colpi. Due proiettili di una pistola calibro 7,65. I bossoli sono stati rinvenuti sul luogo dalla Polizia.

La versione di Romagnuolo

Secondo la versione di Romagnuolo oltre all’auto ci sarebbe stato un furgone al seguito. Ma la vicenda presenta dei lati oscuri e non convince gli investigatori. I militari hanno ascoltato gli abitanti della palazzina nei pressi della quale si sono svolti i fatti. A cominciare dalle persone che per prime hanno dato l’allarme. In base ad alcune testimonianze, prima degli spari ci sarebbero state delle urla. Anche su questo gli investigatori nutrono dubbi.

Le indagini

I poliziotti stanno raccogliendo una serie di elementi per meglio inquadrare l’episodio dell’altro ieri. Gli investigatori stanno cercando di capire se i colpi siano stati esplosi in aria oppure a bersaglio, quindi, puntando l’arma verso il giovane. Un aspetto importante per incanalare le indagini. Quando sono partiti gli spari, Alessio Romagnuolo è scappato rifugiandosi proprio nel suo palazzo. Il 25enne non è stato ferito. Fortunatamente non sono rimaste coinvolte altre persone. A bordo della vettura dalla quale sono partiti i colpi di pistola c’erano almeno due persone. L’episodio ha messo in subbuglio il quartiere. Lo spavento è stato notevole. Anche perché è avvenuto intorno alle 13. Chi ha premuto il grilletto lo ha fatto incurante di essere visto e quindi riconosciuto.

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