Cronaca

Offese omofobe ad Ariano Irpino, il padre del 16enne denunciato: “Mio figlio estraneo alle contestazioni”

"Le indagini a mio modesto avviso sono state chiuse troppo in fretta"

Mio figlio usato quale capro espiatorio ma è estraneo ai fatti”. Ad affermarlo il padre del 16enne, raggiunto da una denuncia per violenza privata e molestie dopo l’indagine relativa alle ingiurie omofobe ai danni di Giuseppe Gannuscio in un locale di via Tigli.

Offese omofobe ad Ariano irpino, il padre del 16enne denunciato

“Le indagini a mio modesto avviso – continua l’uomo – sono state chiuse troppo in fretta. Si cercava un colpevole per stoppare il caso mediatico velocemente ed è ricaduto tutto su mio figlio. Lui avrà anche la testa calda, ma è un ragazzino di 16 anni, in questa vicenda non ha avuto parte attiva, era lì seduto ad un tavolo con un amico ma non ha fatto niente.

Come è possibile che di tanti ragazzi presenti, solo mio figlio sia stato individuato? E quelli che davvero hanno ingiuriato il ragazzo? Sia ben chiaro che io condanno fermamente l’episodio, nella nostra famiglia siamo per il rispetto e la tolleranza, chiedo però che l’indagine non si fermi e che si faccia completa luce su quanti sono realmente coinvolti nei fatti”.

Come riporta “Il Mattino“, l’episodio si è verificato domenica 13 giugno intorno alle 19, quando Giuseppe, con le sue amiche, si è recato presso la pasticceria ed un gruppo di giovani ha iniziato ad insultarlo con epiteti omofobi. Secondo le indagini il 16enne sarebbe colui il quale ha dato il via alle ingiurie, quello maggiormente attivo nei fatti, da qui la denuncia solo nei suoi confronti. Adesso sarà il Tribunale dei Minori di Napoli a stabilire se procedere o archiviare.

Fonte: Il Mattino

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