Cronaca

Flumeri, chiude la Caritas Diocesana e subentra la Protezione Civile

FLUMERI. Erano anni che la Caritas diocesana, gestita dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta, operava a Flumeri, ma dalla fine dello scorso anno, ha cessato ogni attività di supporto alle persone bisognose. È quanto riferitoci, dagli addetti Torre Bartolomeo e Monaco Francesco, i quali dal 2011 prestavano gratuitamente la loro opera, recandosi mensilmente presso la sede Caritas di Caserta, per ritirare i generi alimentari, e una volta ritornati a  Flumeri, distribuivano ai bisognosi.

Alla Caritas diocesana, è subentrata la Protezione Civile Flumerese, al cui presidente Giacobbe Francesco abbiamo chiesto se a Flumeri c’è ancora bisogno di questo tipo di assistenza, dichiarandoci: “ quando mi dicevano, che nella nostra comunità non esistevano persone bisognose, ci credevo. Ma, oggi mi sono dovuto ricredere, perché andando in alcune case di Flumeri ho constatato, che,  ci sono delle persone le quali per varie vicende personali, sono state sfortunate e oggi bisognose di aiuto.

“In parte, sono anche aiutate dalle istituzioni comunali, ma non basta. La nostra organizzazione – continua Giacobbe – è vero che si occupa della protezione civile, infatti siamo stati anche in Abruzzo a seguito del sisma, che investì quella regione ed in altri posti quando siamo chiamati per casi di emergenza, ma essa è nata nel 1993 anche con lo scopo sociale di aiutare gli ultimi”.

“Noi  operiamo per mezzo del Banco Alimentare di Fisciano, esso è una Fondazione, che sostiene le famiglie bisognose. Il Banco Alimentare – spiega – è l’unica struttura autorizzata dalle autorità competenti, e non necessita della certificazione ISEE, perché ci sono esempi di famiglie, che pur avendo uno stipendio, non riescono ad arrivare alla fine del mese. Noi prima di iniziare questo progetto – continua – abbiamo recepito le indicazioni dell’assistente sociale del Comune di Flumeri e verificando anche le varie situazioni familiari, inviandole al Banco Alimentare di Fisciano a cui facciamo riferimento, e solo dopo abbiamo ricevuto e nel contempo provveduto alla prima consegna. I prodotti, che noi riceviamo dal Banco Alimentare di Fisciano e che distribuiamo , sono prodotti di aziende del settore alimentare nazionali, dove è vero non utilizzano il loro marchio depositato, ma utilizzano solo l’incarto, come disposto da una normativa europea. Poi ci sono altri prodotti come scatolame vario o frutta, che il Banco Alimentare riceve da aziende ortofrutticole o supermercati”.

“Per concludere, ci sono persone a Flumeri molto dignitose, che nonostante il bisogno, sono restie a chiedere, ma noi con la nostra iniziativa e il nostro modo di approccio, riusciamo a fargli superare questo disagio. Il nostro – aggiunge – è solo un sostegno, per la maggior parte del 36 famiglie flumeresi a cui diamo aiuto, ma per alcune di loro a reddito zero,  significa sopravvivenza “.

È un’amara constatazione quella descritta dal presidente della Protezione Civile Flumerese,  che deve far riflettere chi nella società attuale detiene il potere, perché  la percezione che essi hanno della povertà, si discosta dalla realtà dei fatti.

 

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