Cronaca

Il sindaco Festa fa marcia indietro, almeno in parte: l’isola pedonale resta aperta “a metà”

L’eco dei fatti di via De Concilii scuote Avellino a una settimana di distanza dagli eventi che hanno portato la movida del capoliogo irpino al centro della cronaca nazionale. Il sindaco di Avellino, per placare gli animi di chi vorrebbe la sua testa su un piatto d’argento, sceglie di sacrificare la sua creatura, l’isola pedonale, che è stata chiusa.

Ma solo in parte, perchè non può sconfessare la sua idea del tutto, e quindi via de Concilii resta aperta al traffico veicolare, mentre viale Italia resta chiuso. Ma il fine settimana si avvicina, e gli avellinesi sono chiamati ad una prova di maturità: mostrare che quello di sabato scorso è stato solo un episodio.

Movida ad Avellino: chiusa l’isola pedonale

L’ordinanza ufficiale è attesa per questa mattina, ma appare ormai una cosa certa: via De Concilj resterà aperta al traffico veicolare, mentre viale Italia rimarrà isola pedonale. Restano in vigore l’ordinanza che vieta la somministrazione di bevande in vetro dalle 19, e il divieto per i supermercati di vendere alcolici oltre le ore 21.

Il sindaco Festa riapre via del Concilii

Ma l’apertura di via de Concilii sembra destinata a durare poco. Secondo quanto riporta Il Mattino, che cita una dichiarazione dello stesso Festa, l’ordinanza potrebbe durare un solo fine settimana. L’Amministrazione Comunale starebbe lavorando per consentire l’apertura di altre aree della città e adibirle ad isola pedonale.

La multa

In merito, poi, alla multa per i fatti di sabato sera, Festa sembra voler rimanere sulla sua posizione, e difende il suo operato “Bisogna comprendere le motivazioni per cui mi è stata elevata la contravvenzione. Se non contempleranno una mia responsabilità rispetto all’accaduto, la cosa farà il suo corso e la multa sarà pagata. Se invece mi verrà contestata una responsabilità nell’aver causato gli assembramenti, allora sarà mio dovere difendermi, per far prevalere le ragioni dell’accaduto. In questo caso dice dovrò valutare di impugnarla”.

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