Cronaca

Alloggi pubblici ad Ariano Irpino: 39 famiglie in attesa, 9 escluse per mancanza di requisiti

Crolla la domanda di pubblici alloggi rispetto agli scorsi anni

Alloggi pubblici ad Ariano Irpino: si allenta la pressione per la richiesta di alloggi popolari per il Comune irpino. La graduatoria validata dalla Commissione provinciale conferma che a sperare in un alloggio sono solo 39 famiglie mentre altri 9 nuclei sono stati esclusi dalla graduatoria per mancanza di requisiti. Numeri in netto calo rispetto agli anni passati che rendono più semplice la gestione delle case popolari sul Tricolle.

Alloggi popolati ad Ariano Irpino: parla l’assessore Molinario

A spiegare cosa è successo è l’assessore alle Politiche Sociali Pasqualino Molinario a Il Mattino: Da quando è in corso la pandemia – spiega – assistiamo ad una serie di fenomeni. Per esempio, alcune famiglie si sono trasferite altrove ed altre, invece, hanno fatto ritorno qui. Ma per quanto riguarda gli alloggi popolari va detto che negli ultimi mesi abbiamo assegnato almeno dieci alloggi. Anche ad una donna che aveva dato vita ad una protesta, incatenandosi davanti al Comune.

Nel contempo i Vigili urbani, su sollecitazione della civica amministrazione, hanno effettuato un monitoraggio della situazione, interessando della questione sia l’Acer che la Prefettura di Avellino. Abbiamo ricevuto una fotografia chiara degli occupanti e degli occupanti senza titolo. Alla fine alcuni alloggi sono stati liberati senza dover procedere ad ulteriori interventi coattivi. In qualche altro caso è bastata un’ordinanza sindacale per liberare qualche altro alloggio reso inservibile dagli occupanti. Siamo dunque in grado di assegnare ancora qualche altro alloggio. Nel rispetto dell’ultima graduatoria ufficiale“. 

Manutenzione straordinaria per gli alloggi

Il Comune e l’Acer dispongono di centinaia di alloggi popolari che hanno assoluto bisogno di manutenzioni straordinarie e di interventi di risanamento. “L’Ufficio tecnico – conferma l’assessore Molinariosta predisponendo un progetto complessivo da presentare entro il 30 settembre prossimo alla Regione per poter accedere a fondi ad hoc per le manutenzioni straordinarie. In particolare stiamo puntando al risanamento di 63 residenze pubbliche situate nel Piano di Zona. Per questi va definito anche l’accatastamento. Si tratta di un intervento necessario che punta a riqualificare una buona parte del quartiere. Poi servirà intervenire anche su strade, verde attrezzato e sottoservizi“. 

Alloggi popolari in centro storico per giovani coppie

In cantiere ci sarebbe anche un altro ambizioso progetto. “Parliamo spesso – riprende Molinario – di rilancio del centro storico, dove far tornare anche giovani coppie. Ebbene contiamo di acquisire aree di sedime a rione Santo Stefano per realizzare almeno cinque alloggi popolari per giovani coppie. In questo modo non solo si impegnano aree destinate diversamente a rimanere abbandonate a se stesse, ma anche a completare la ricostruzione di un quartiere del centro finora ricostruito a macchia di leopardo“. 

In realtà c’è anche chi sollecita l’acquisizione di aree di sedime a via Guardia, a via Tranesi, a corso Vittorio Emanuele, dove, tra l’altro, rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità edifici fatiscenti e danneggiati, rimasti abbandonati già dal terremoto del 1962

Fonte: Il Mattino

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