Cronaca

Truffa aggravata e furto d’identità, arrestate due persone

AVELLINO. Truffa aggravata, possesso e fabbricazione di documenti falsi, sostituzione di persona e autoriciclaggio. Sono questi i reati di cui sono accusate le due persone arrestate questa mattina dalla Squadra Mobile in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino.

Truffa aggravata per quasi 400.000 euro, due arresti

Il procedimento penale ha tratto origine da un episodio occorso in data 13.04.18 presso le Poste Centrali di Avellino.

In quella occasione era stato segnalato un tentativo di truffa in atto da parte di uno dei 2 indagati, il quale chiedeva di porre all’incasso un buono fruttifero di 30.000 euro presentandosi con i documenti (successivamente rivelatisi falsi) dell’intestataria dello stesso: tale buono fruttifero, però, risultava alla Banca Dati di “Poste Italiane” “bloccato per probabile furto d’identità”.

In base alle indagini successive, si era risaliti all’identità della persona intestataria dei buoni fruttiferi che si stava tentando di riscuotere, in tutto 44, per un valore totale di circa 400.000 euro.

I titoli erano stati sottratti ad una donna avellinese dichiarata incapace dal Tribunale e sottoposta ad amministrazione di sostegno.

Il tentativo di riscuotere il denaro

I due uomini coinvolti nella truffa, al momento dell’incasso agli sportelli postali, avevano esibito la documentazione d’identità falsa.

Dei buoni, 4 erano stati rimborsati (per un totale di euro 208.000 circa), mentre 3 venivano bloccati al tentativo di incasso (euro 187.000 circa).

Il denaro dirottato su conti fittizi

Nello specifico, uno dei 2 indagati in qualità di esecutore materiale, l’altro quale ideatore, una volta incassato l’importo dei buoni fruttiferi postali, attraverso alcuni vaglia circolari facevano confluire il denaro su conti correnti postali e bancari tutti fittiziamente intestati, ma di fatto aperti e movimentati da uno degli indagati.

Il denaro destinato ad un’impresa edile di Milano

Tali somme, venivano poi bonificate sui conti bancari di un’impresa edile di Milano, di fatto riconducibile all’altro indagato che, a sua volta, effettuava ulteriori trasformazioni del denaro, in particolare, trasferendolo su conti correnti di aziende italiane ed estere (con sedi in Bulgaria e Romania), ovvero utilizzandolo per acquistare beni presso diverse società edili avellinesi.

Sempre sui conti correnti della società milanese, sono stati rilevati numerosi prelevamenti di contanti presso bancomat, nonché pagamenti elettronici presso ristoranti di Avellino e per saldare viaggi ferroviari ed utenze.

Tale condotta aveva il solo scopo di “ripulire” il denaro di provenienza illecita, facendolo rientrare nell’economia legale.

Altri arresti e perquisizioni

Contestualmente ai provvedimenti restrittivi nei confronti degli indagati, sono state eseguite diverse perquisizioni delegate dall’ Autorità Giudiziaria nei confronti di ulteriori soggetti emersi nell’attività d’indagine, nonché presso le sedi di società riconducibili di fatto ad uno dei 2 indagati.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio