Inchiesta

Anniversario terremoto dell’80, D’Amelio: «Aperta una fase nuova»

«A distanza di 37 anni dal terremoto dell’Irpinia, le recenti difficoltà vissute dal capoluogo sul piano della sicurezza degli edifici scolastici, impongono una riflessione su quanto ancora sia necessario fare per chiudere definitivamente la fase post emergenza del sisma e la successiva lunga ricostruzione. Al dovere della memoria delle circa tremila vittime di quell’immane tragedia, che segnò profondamente il cuore dell’Appennino campano e lucano e le nostre vite, abbiamo quindi obbligo di affiancare momenti di confronto e di proposta sul futuro della provincia di Avellino». Così dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio che trascorrerà la giornata del 23 novembre tra Lioni e gli altri Comuni dell’area del cratere del 1980.

«Anche per questo motivo parteciperò domani a un convegno e alla presentazione di una mostra dedicati alla Avellino-Rocchetta. Tanti di noi hanno ancora negli occhi la stazione di Lioni nei giorni del terremoto trasformata, grazie a un treno opportunamente attrezzato, in luogo per il soccorso e il ricovero dei tanti feriti. Forse anche da quell’esperienza deriva il forte attaccamento della nostra popolazione alla ferrovia.
Oggi – conclude D’Amelio – la linea ferroviaria è in corso di completa riapertura per volontà della Regione Campania con una funzione diversa, rispetto alla quale è utile favorire un dibattito che faccia maturare nella comunità la consapevolezza che siamo in una fase nuova e che spetta alle amministrazioni, alle imprese e alle associazioni del territorio cogliere le opportunità che la ferrovia turistica può portare».

 

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