Cronaca

Sventato tentativo d’introduzione di sostanze stupefacenti nel carcere minorile di Nisida

Grazie al fiuto del cane antidroga Spike, dell’Unità cinofila della Polizia Penitenziaria di Avellino

Nella giornata di oggi 28 maggio, è stato evitato un tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere minorile di Nisida. Alcuni famigliari dei detenuti ristretti nel carcere minorile di Nisida hanno cercato di eludere i controlli per tentare di consegnare alcuni quantitativi di Hashish all’interno del penitenziario.

Tentativo di introduzione di stupefacenti nel carcere minorile: i fatti

Un familiare di un ragazzo detenuto, si presentava presso il reparto colloqui per effettuare l’incontro con il suo parente ristretto, pensava di illudere i controlli ma invece ha trovato il cane antidroga Spike dell’Unità cinofila della Polizia Penitenziaria di Avellino che lo ha segnalato perché aveva occultato 3.8 gr di hashish. Il familiare malintenzionato del ragazzo detenuto ha occultato bene la sostanza stupefacente e al momento della segnalazione del cane antidroga ha cercato di ingoiarla. Grazie al tempestivo intervento degli specialisti del reparto cinofile, la sostanza stupefacente del peso di 3.8 gr di hashish è stata recuperata.

I controlli

A seguito, l’Unità cinofila della Polizia Penitenziaria di Avellino provvedeva a controllore anche il mezzo in possesso del familiare fermato e ancora una volta il cane Spike che ha permesso il ritrovamento di altri 2 gr di sostanza stupefacente che ha portato al sequestro del mezzo perché anche privo di assicurazione.

Altri tentativi sventati

Durante la prosecuzione dei controlli, un altro familiare che pensava di farla franca, aveva abilmente nascosto in un pacchetto di sigarette 3 gr. di sostanza stupefacente per cercare di introdurla all’interno del Penitenziario ma questa volta è stato il cane Tyson, sempre appartenete all’Unità cinofila della Polizia Penitenziaria di Avellino a rinvenire la sostanza.

I controlli sono stati estesi anche sugli autoveicoli in uso dei familiari dei detenuti e sempre il cane Tyson permetteva di recuperare altri 2 gr circa di sostanza stupefacente. Denunciate a piede libero due familiari dei detenuti. A darne notizia sono i Sindacalisti Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale e Della Monica Sabatino che si congratulano con il Reparto dell’Unità Cinofile della Polizia Penitenziaria di Avellino per avere dimostrato ancora una volta grande capacità professionale contro la diffusione delle sostanze stupefacenti.

Il sindacato

Senza la presenza dell’Unità cinofile – commenta Vergalesicuramente qualche famigliare dei detenuti riusciva ad illudere i controlli, perché l’occultamento delle sostanze stupefacenti è molto più facile rispetto a tutte le altre cose illecite”.

Come Sindacato – conclude Sabatinoavere la presenza dell’Unità cinofile fissa per ogni carcere è necessaria, indispensabile ed importante perché per contrastare il problema della diffusione e introduzione delle sostanze stupefacenti nei Penitenziari serve il fiuto impeccabile dei cani. L’Unità cinofila di Avellino è orgogliosa di avere Spike e Tyson, due splendidi pastori belga malinois a servizio del Paese”.

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