Cronaca

Avellino, ancora un tentato suicidio sul Ponte della Ferriera

Ancora un tentato suicidio ad Avellino. Il fatto – come riportato da primativvu – è avvenuto ieri, domenica 17 novembre, intorno alle 7 del mattino.

Tentato suicidio ad Avellino

Un uomo di 61 anni ha provato a togliersi la vita lanciandosi nel vuoto. Fortunatamente, un negoziante lo ha notato allertando immediatamente le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e un’ambulanza. I due poliziotti sono riusciti ad avvicinarsi al 59enne convincendo a non compiere l’estremo gesto.

Secondo caso in pochi giorni

Lo scorso 10 novembre, dallo stesso punto, un giovane provò a togliersi la vita lanciandosi nel vuoto ma – fortunatamente – si è salvato.

I dettagli della Questura di Avellino

Gli Agenti della Sezione Volanti, nel tardo pomeriggio di ieri, sono intervenuti nei pressi del Ponte della Ferriera, a seguito di segnalazione telefonica nella quale veniva comunicata la presenza di un uomo, che aveva manifestato intenzioni suicide.

Questi, 59enne salernitano ma di fatto residente in Avellino, seppur sembrasse un tranquillo passante, con un rapido gesto, scavalcava il parapetto di protezione del ponte, predisponendosi in posizione per lanciarsi nel vuoto. Il tutto però non era passato inosservato ad un esercente di attività commerciale della zona che accortosi di quanto stava per accadere, riusciva ad afferrare il 59enne per un braccio e contestualmente ad approcciare opera persuasiva, finalizzata a distoglierlo dal compimento dell’insano gesto.

Gli Agenti di Polizia giunti tempestivamente sul posto, grazie alla preziosa collaborazione offerta nella circostanza dal “cittadino”, bloccavano ulteriormente l’uomo per evitare che cadesse e solo al termine di una incisiva azione di ravvedimento riuscivano a trarlo in salvo.

A seguito degli accertamenti di rito svolti sul logo, gli operatori acclaravano che lo stesso era in preda ad un forte stato depressivo, causato, oltre che dalla mancanza di lavoro, anche dal fatto che erano, a suo dire, circa quattro giorni che non mangiava e non dormiva, per cui, dopo aver avvisato telefonicamente l’anziana madre per un ultimo saluto, si era sentito pronto per compiere, senza alcun rimpianto, l’estremo gesto e farla finita con una vita piena di sofferenze.

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