Cronaca

Stipendi gonfiati alla Asl di Avellino, il dirigente corrotto è un 58enne di Gesualdo

Stipendi gonfiati alla Asl di Avellino, il dirigente corrotto è un 58enne di Gesualdo: l’uomo ha scelto di non rispondere ai giudici, gli avvocati hanno richiesto la revoca degli arresti domiciliari per mancata reiterazione del reato.

Inchiesta sugli stipendi gonfiati alla Asl di Avellino

Scoperta maxi truffa alla Asl di Avellino: arrestato un dirigente che gonfiava il suo stipendio arrivando anche oltre 40mila euro al mese. L.G. è stato accusato di truffa aggravata, sequestro preventivo di 30.288,00 nei confronti di G.N. e G.G., due dipendenti amministrativi della Asl, complici della truffa. Complessivamente i tre hanno intascato indebitamente dalla Asl una somma superiore a 861 mila euro

Il dirigente corrotto è un 58enne di Gesualdo

I Finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di L.G. emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino.

La frode

L’indagato e ritenuto responsabile, in concorso con altri soggetti, di truffa aggravata ai danni dell’Asl di Avellino consistita nell’erogazione a dirigenti medici di stipendi illecitamente aumentati.

Il sequestro

Oltre all’ordinanza cautelare, è stata data esecuzione anche ad un provvedimento di sequestro preventivo per complessivi  euro 30.288,00 nei confronti di G.N e G.G., ritenuti responsabili di concorso con L.G., nella condotta truffaldina ai danni dell’Asl.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino e svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Avellino costituiscono il proseguo di un’attività investigativa avviata nel 2018, che già aveva portato al sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per un importo complessivo pari a euro 452.208,08.

Il “sistema”

Gli esiti delle ulteriori attività investigative e degli accertamenti connessi hanno consentito di individuare un permasivo, risalente e articolato sistema fraudolento, attraverso cui gli indagati riuscivano a modificare, falsificandoli, i dati di presenza in servizio e di indennità economiche, in modo da poter attribuire ai singoli beneficiari uno stipendio netto mensile superiore a quello ordinariamente lo spettante che, in alcuni casi, è stato accertato essere anche dieci volte superiore.

Stipendio gonfiato

Ed invero, in diversi mesi il dirigente medico “avvantaggiato” riusciva anche ad ottenere l’accredito di uno stipendio netto di euro 42.000,00. Le meticolose indagini nel loro insieme hanno consentito di accertare un danno complessivo per stipendi non spettanti gravante sul bilancio dell’Asl di Avellino di euro 861.739,38.

Agire dall’interno

Il ruolo dell’indagato sottoposto a misura cautelare è risultato determinante per la buona riuscita del piano truffaldino, poiché aveva accesso diretto al sistema software gestionale dell’Asl utilizzando per l’elaborazione stipendiale. In questo modo poteva così inserire dati di presenza lavorativa e di indennità che di fatto non erano mai stati conseguiti dal dirigente medico indagato. Non solo.

Stipendi fittizi

L’accesso diretto al sistema ha consentito all’indagato di creare altresì delle vere e proprie posizioni stipendiali fittizie, non riconducibili a nessun dirigente medico o dipendente dell’Asl di Avellino, che serviva unicamente a far uscire soldi dalle casse di quest’ultima, e farli transitare su c/c appositi accesi dagli altri correi, nei cui confronti il GIP ha disposto il sequestro della complessiva somma di oltre 30.000,00 euro.

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