Cronaca

Migranti in rivolta allo Sprar di Conza, le dichiarazioni del responsabile

CONZA DELLA CAMPANIA. Ne avevamo già parlato in un precedente articolo. Ieri, un gruppo di giovani ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ha scatenato una rivolta negli uffici della cooperativa che gestisce il centro di accoglienza. Il motivo? Non avevano ricevuto il sussidio economico giornaliero che gli spetta di diritto e non avevano tollerato dover aspettare il fine settimana per riceverlo.

 

“Negli Sprar stanno arrivando incivili al limite della delinquenza”

 

Ai microfoni di una nota emittente locale, il coordinatore del progetto, Gianni Farese, racconta quei momenti di tensione che, probabilmente, costeranno la revoca dell’accoglienza a taluni dei protagonisti dell’atto di forza.
«Purtroppo, negli ultimi mesi stanno arrivando negli Sprar persone che non meriterebbero di stare dove stanno. Mi permetto a fare una simile affermazione perchè sono più di dieci anni che siamo in prima linea da pionieri e in questo lasso di tempo c’è stata una vera e propria involuzione del genere di ospiti che arriva».

 

Migranti violenti

 

Parole dure quelle di Farese all’emittente Primativvu. Poi chiarisce: «Fino a qualche anno fa ci arrivava realmente in richiedendo asilo che era una mente pensante, persone che se pure analfabete almeno avevano un diverso approccio, civile e umile. Oggi, invece, credo che siamo di fronte a persone delinquenti. Ad esempio, non sanno pazientare: basta negare per un giorno qualcosa e scatta la rivolta. Questo è successo ieri: hanno cercato di fare deterrenza. Fanno capire che loro ottengono con la violenza ciò che chiedono».

Per questo motivo, spiega il responsabile dello Sprar, si è rivolto ai carabinieri, al commissario prefettizio. Lo scopo è allontanare questi ospiti, fine al quale – dice Farese – è d’auspicio si orienti anche il prefetto.

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