Cronaca

Racconti dalla verde Irpinia, il nostro viaggio fa tappa a Domicella

Racconti dalla verde Irpinia, un viaggio tra i comuni della provincia di Avellino, tra storia, cultura, gastronomia e racconti antichi. Questa settimana tappa a Domicella.

Racconti dalla verde Irpinia, il nostro viaggio prosegue e questa settimana fa tappa a Domicella

Il Paese: Domicella

Superficie territorio: Kmq 6,56
Nome abitanti:Domicellesi
Fiere e feste:26 Maggio

Situato in una conca ai margini del Vallo di Lauro, il suo territorio venne frequentato in età tardo – repubblicana. Una grande villa rustica di età imperiale rinvenne nel 1929, durante la demolizione della vecchia canonica parrocchiale. Furono evidenziati una cella vinaria, due vasche dal pavimento in opus signinum, volte a botte, tre dolii de fossum con figlianae di C. Julius Feix (liberto della famiglia Giulia). Lo stesso toponimo del paese deriva dal latino domus – cella (casa, deposito, granaio) La località è citata in uno scritto del secolo XV da Ambrogio Leone con il nome Democella. La prima menzione del borgo in età medievale si ha in uno scritto del 979 dove si legge che il principe longobardo Pandolfo dona a Martino, abate di S. Maria Spelonca, tutto ciò che possiede in loco Domicella. Un documento del 982, accenna a Pietro, Giovanni ed altri abitanti del casale che prendono accordi su di un terreno “posito in Domicella ubi furche vocatur”Il borgo era già in possesso di una chiesa intitolata Madonna delle Grazie nel 1093 anno in cui lo stesso edificio venne donato al vescoco Sassone ai Padri Benedettini di S. Lorenzo d’Aversa. Dalla seconda metà del secolo XI il casale fu acquistato dai principi di Capua, Giordano e Riccardo. Con la fine della dominazione normanna (1199) il casale fu compreso, allo stesso modo degli altri piccoli centri della valle, nel feudo di Lauro, possesso nel 1220 del notaio dell’imperatore svevo Federico Ii, Giovanni di Lenzo e nel 1270 di Raimondo de Vaudemond. Successivamente Domiclla fu dei del Balzo (1277), degli Orsini di Nola (1352), dei Sanseverino (1529), dei Pignatelli (1541) e dei Lancellotti (1632).

(spunti storici dal libro di Giampiero Galasso – I Comuni dell’Irpinia 1989)

 

Da visitare

Centro Antico

Suggestivo e ben conservato, il nucleo abitato della medioevale Domicella e caratterizzato da strette viuzze che si intersecano fra di loro e su cui si aprono piccole dimore con portali di pietra del secolo XVIII. In località Cioppola sono visibili resti di pavimentazioni in opera signina riferibili ad una villa rustica di età imperiale.

Abbadia Madonna delle Grazie

(XVIII sec.) , più volte ristrutturato, risale ad oggi all’impianto settecentesco.

Prodotto tipico locale

Domicella è una terra di coltivazione agricola fin dall’antichità, famosa per la sua Sagra della frutta secca, nocciole, noci e tutto ciò che concerne la terra e i suoi splendidi frutti, La varietà “mortarella” batte tutte le altre per fertilità, rusticità e resistenza al freddo.

 

Piatto tipico

”Spaghett che nucelle’

Ingredienti spaghetti alle nocciole per 4 persone
400 grammi di spaghetti
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino piccante (da dosare in base ai gusti)
olio evo (abbondante)
100 grammi di nocciole tostate e tritate

Come preparare gli spaghetti alle nocciole

Mettiamo la pentola con l’acqua giustamente salata e quando bolle caliamo la pasta. Nel frattempo che la pasta cuoce, in una teglia abbastanza capiente, rosoliamo l’aglio ed il peperoncino, aggiungiamo le nocciole e subito dopo gli spaghetti cotti al dente.
Mantechiamo con l’aggiunta di un mestolo di acqua della pasta.

 

 

Rubrica a cura di Elizabeth Iannone

Racconti da tutta l’Irpinia

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