Curiosità

Racconti dalla verde Irpinia, questa settimana tappa ad Andretta

Racconti dalla verde Irpinia, un viaggio tra i comuni della provincia di Avellino, tra storia, cultura, gastronomia e racconti antichi. Questa settimana tappa ad Andretta.

Racconti dalla verde Irpinia, il nostro viaggio prosegue e questa settimana fa tappa ad Andretta

Il Paese: Andretta
Nel territorio ricognizioni di abitanti rurali si presentano dal V secolo a. C. Tracce di pavimento musivo con tessere bianche e nere e materiali architettonici, reimpiegati nella costruzione di un piccolo edificio, documentano la presenza di una villa rurale i età tardo imperiale. L’attuale denominazione del paese è di origine greca e proviene dal nome andreieka, che significa ciò che ha fermezza, valore, nel senso di piccola fortezza militare difensiva. Dal 1147 al 1170 signore del castello fu Aleramo Folleville, con i suoi eredi fino al 1192. Il borgo poi passò a Matteo de Monticulo, per poi passare con l’intervento di Carlo I d’Angiò nel 1269 al cavalire francese Rinaldo de Ponceles, giustiziere di Terra di Lavoro e Molise. Pagato il solito rilievo nel 1280, il figlio Giovanni entrò in possesso delle proprietà paterne fino al 1310, Con privilegio della regina Giovanna I nel 1347 il casale passò Giovanni Zurolo I a cui successe nel 1381 il figlio Salvatore Nel 1426 venne acquistata da Sergianni Caracciolo che ne fece dono l’anno successivo al fratello Marino, conte di S. Angelo. Alla famiglia Caracciolo il borgo appartenne fino al 1623 quando fu ereditato da Francesco Maria Carafa. Pochi anni dopo fu venduto a Giovanni Vincenzo Imperiale (1631), che lo tenne fino al 1806, anno della fine della feudalità.

(spunti storici dal libro di Giampiero Galasso – I Comuni dell’Irpinia 1989)

Superficie territorio: Kmq 43,61
Nome abitantiAndrettesi
Fiere e feste: Madonna delle stella mattutina (3/5 Settembre) – San Giovanni (24 Giungo)

Da visitare
Collegiata di Santa Maria Assunta
La facciata presenta un frontone architravato con due finestre quadrangolari a tre navate rifatto nella seconda metà del settecento. L’altare maggiore, in marmo policromo è sovrastato da una statua lignea dell’ottocento raffigurante la Vergine.

Chiesa dell’annunziata
Sulla piazza Arciprete Miele ha la porta di ingresso del XIII secolo in stile gotico. All’interno l’altare maggiore in marmo conserva una statua della Vergine di età contemporanea.

Santuario della Stella Mattutina
Originariamente vi era una piccola chiesa dei padri Cirtercensi, verso la fine del Xv secolo l’edificio venne ampliato dal Vescovo di Canosa. Il vicino monastero fu dei padri Conventuali e dei padri de SS Cuori del Ven Gaetano Errico. Interessanti alcune tele fra cui quella che raffigura la Vergine del Rosario attribuita alla scuola di Luca Giordano (1634/1705). Il campanile è stato edificato sulle rovine di una torre dell’ormai scomparso castello, la costruzione domina l’intero centro abitato.

Cappella di Cervino
Di questa pieve rurale si ha già notizia in un documento del febbraio del 1182, quando Papa Lucio III ne assicura il possesso alla vicina Abazia del Goleto.

 

Rubrica a cura di Elizabeth Iannone

Racconti da tutta l’Irpinia

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