Economia

Quanto costa il notaio per acquisto di una casa?

Una spesa da mettere in preventivo quando si decide di acquistare una casa e che, spesso, non viene tenuta da conto: la figura del notaio è fondamentale quando si deve chiudere il rogito, ovvero mettere nero su bianco la compravendita dell’immobile. Il suo ruolo da garante è stabilito dalla legge e va a certificare la veridicità di tutto l’iter, garantendo sia per il venditore che per l’acquirente.

Ovviamente tutto questo ha un costo, da tradurre tanto in termini di tassazione da versare al notaio stesso (e che egli provvederà poi a versare a sua volta allo Stato) quanto parlando di onorario del professionista, che giustamente dovrà essere pagato per il suo lavoro. Quali sono in termini concreti i costi notarili cui si va incontro per l’acquisto della propria casa?

Tasse e onorario: i costi notarili

Due voci di spesa da tenere quindi in considerazione: le tasse e l’onorario del professionista. In termini di tasse da versare allo stato, sempre pe tramite della figura del notaio, si parla di:

  1. Imposta catastale;
  2. imposta di bollo;
  3. imposta di registro.

Da ricordare poi che se si sta acquistando un immobile direttamente da un costruttore e non quindi da un privato, le imposte da pagare saranno maggiori e comprenderanno anche l’iva (che il venditore stesso poi girerà allo Stato come sempre nel caso dell’imposta sul valore aggiunto).

Ci sono poi le voci di spesa relative all’onorario del professionista, quindi del notaio, e che variano a seconda della figura alla quale ci si sta rivolgendo, a differenza delle tasse di cui sopra che invece sono fisse. La parcella del notaio varia in base a molti fattori, da questo punto di vista può essere utile fare una simulazione in rete o raccogliere preventivi effettuando una richiesta online per preventivo notaio.  

Differenze in base al tipo di acquisto

Anche qui ci sono differenze evidenti: la parcella del notaio sull’acquisto della prima casa è differente, ad esempio, dalla parcella relativa all’accensione di un mutuo, nel caso in cui vi sia la necessità e il desiderio di ricorrervi. Per quest’ultima eventualità infatti, il notaio dovrà redigere un documento ulteriore rispetto a quello di semplice compravendita.

Si parla comunque, in questo caso, sempre di spese che non sono più legate ad un tariffario fisso ma che variano in quanto ogni notaio può determinare liberamente la propria parcella, sempre facendo fede al principio della libera concorrenza.

Redazione L'Occhio di Avellino

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