Cronaca

Pizzo e sequestro di persona, la testimonianza dell’indagato principale

MONTEFORTE IRPINO. Pizzo e sequestro di persona, il principale indagato G.A. ha ricostruito la notte del presunto sequestro in auto in maniera totalmente differente rispetto alle dichiarazioni precedentemente rilasciate.

Pizzo e sequestro di persona, il colpevole in realtà potrebbe essere la vittima

Durante la comparizione in tribunale da parte del 26enne, accusato di pizzo e sequestro di persona nei confronti del titolare di un’attività a Monteforte Irpino di origini pakistane, quest’ultimo ha fornito una versione dei fatti completamente differente alla versione data dal pakistano.

Il 26enne afferma:

Non ho fatto richieste estorsive al pakistano, inoltre l’attività non è neanche sua. Riguardo la notte del presunto sequestro in auto ero in nella vettura con lui (il pakistano) e un amico, ma non ho mai minacciato nessuno.

Lì qualcosa avrebbe innescato una lite che si sarebbe risolta poco dopo, dove il 26enne con degli amici è arrivato di fronte al locale e hanno avuto un diverbio con i pakistani che erano armati di spranghe e teaser. Avendo valutato il pericolo i ragazzi si allontanavano dalla zona in auto.

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