Curiosità

Personaggi d’Irpinia, Criscito: «L’e-commerce nuova frontiera del mercato»

AVELLINO. Vita, passioni e volti di uomini e donne alle falde del Partenio. Tutte le interviste ai “Personaggi d’Irpinia” raccolte in una rubrica. Il protagonista di oggi è Roberto Criscito.

Un uomo pieno di passione e idee positive verso la sua terra. Un commerciante pieno di volontà sociale e politica attiva.

Chi è Roberto Criscito

Criscito nasce ad Avellino il 01.07.1958. Sin da ragazzo si appassiona di politica e società, diventa presidente Confesercenti, ne resta ancora oggi membro attivo. Dopo varie esperienze professionali il destino lo riporta alla sua terra e da oltre 15 anni è attivo con la sua attività al centro della città.

L’intervista

Come si presenta il commercio, oggi ad Avellino?

«Il commercio, quello delle nostre radici, si sta spegnendo, non solo a livello locale, è un problema nazionale, che deve trovare una nuova strada. Io credo che l’e-commerce, oramai sia la nuova frontiera del mercato. Inoltre la mia idea è quella di creare una delocalizzazione dello stesso».

In che senso diversificazione del commercio?

«Nel senso di rilevare il commercio e dargli una collocazione, localizzandolo tabella per tabella e strada per strada. Dare un centro al commercio, con una serie di fondi (FSE/FEOSR). Se questa idea venisse realizzata, Avellino potrebbe diventare un esempio di buona civiltà e funzionale attività di ripresa per l’intero Paese».

 Il cittadino attivo, perdurante e fiero.

 «La politica è il dilemma e l’anima di un Paese, una città che non ha una buona e sana politica non avrà mai un sano sviluppo. Io ho sempre portato il mio contributo per l’evoluzione della città. Oggi, ho deciso di non rinunciare alla mia passione, mi attivo per rendere migliore la città. Soprattutto per il lato che concerne il mio lavoro, io credo che se mettessimo in moto una serie di nuove stabili iniziative come ad esempio “Il Quartiere del Mercato”, l’idea è quella di tre mercati stabili nelle zone rionali della città, meno vissute e meno sviluppate a livello commerciale, come ad esempio Rione Parco, Valle e Rione Mazzini). Ogni rione avrà la sua specificità, ad esempio Artigianato, enogastronomia e abbigliamento».

Idee e prospettive per lo sviluppo di Avellino a trecentosessanta gradi?

«Certo, Avellino ha bisogno di una completa rinascita, che comprenda le diverse aree da coinvolgere. Si potrebbero costituire filiere e consorzi, come ad esempio la Filiera del Formaggio. O ancora la rimessa in essere del vecchio macello, creare un consorzio di macellazione, fatta dai macellai irpini, creando un nuovo e più sicuro prodotto irpino».

A cura di Elizabeth Iannone

 

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