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Paternopoli: dopo 18 anni torna il treno sulla Avellino-Rocchetta

PATERNOPOLI. «Dopo diciotto anni di attesa  ritorna il treno sulla linea Avellino – Rocchetta  e si fermerà alla stazione di Paternopoli. Questo sogno , questo desiderio, questa speranza è stata resa possibile grazie  alla volontà dell’amico Pietro Mitrione». Lo scrive in una nota Andrea Forgione, componente del comitato “Ultima fermata Paternopoli“. 

«Pietro fu il primo a lottare per far ripartire il treno, quando altri se la ridevano e lo prendevano per un visionario. E noi – continua la nota – sognatori come Pietro, ci abbiamo creduto  e gli abbiamo creduto. E adesso ci siamo».

Paternopoli: dopo 18 anni torna il treno sulla Avellino-Rocchetta

Sabato 26 maggio il treno partirà da Avellino  e raggiungerà Rocchetta Sant’Antonio  in Puglia. Alle ore 11,00 è atteso  alla stazione di Paternopoli.

Ad accoglierlo troverà famiglie intere con bambini, il Sindaco Giuseppe Forgione con tutta l’amministrazione comunale, le associazioni  e moltissimi cittadini.

Un drone seguirà dall’alto l’arrivo del treno e queste immagini, insieme ad altre, faranno parte di un cortometraggio realizzato dall’amico Luigi Imperiale.

Appena il treno si fermerà il suono della tarantella del gruppo “I virtuosi della tarantella” accoglierà i passeggeri a cui verrà offerto un assaggio dei prodotti tipici paternesi ed un bicchiere del nostro potente e fruttato aglianico.

Nel frattempo  i viaggiatori assisteranno ad uno spettacolo di fuochi pirotecnici. Infine , il Sindaco di Paternopoli  scoprirà una targa in ricordo del suo predecessore Giuseppe De Iorio, primo cittadino all’epoca della costruzione del tratto ferroviario.

«Ora lo posso confessare – prosegue la nota – in questi anni sono andato spesso giù al fiume, alla stazione. Mi bastava arrivarci per sognare. Da sempre mi interessa la gente che arriva, mi piace la gente che va.

Ci sono addii lunghissimi e altri corti come uno starnuto, ci sono treni che fanno poco rumore e altri che fischiano che è una  canzone. Ci sono innamorati che si raccomandano e si dicono una parola per ogni chilometro che li dividerà, altri si abbracciano tanto che sembrano lottare. Ci sono persone che arrivano  e scendono velocemente, altri si attardano sui gradini del treno e cercano con lo sguardo  i loro amori.

Lo confesso, il treno mi erotizza. Ed è lì  che ti rivedrò, alla stazione  tu mi aspetterai. Ti riconoscerò sul  primo binario: nelle tue mani giunte terrai l’anima che il mondo mi ha rubato e me la restituirai, sarà come una piccola rosa bianca che torna di nuovo a respirare».

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