Cronaca

Omicidio Gioia, Limata collabora e ricostruisce il delitto

Giovanni Limata, durante l’ultima perizia, collabora e ricostruire l’omicidio di Aldo Gioia, il padre dell’allora fidanzata Elena. Il 23enne di Cervinata, secondo quanto riportato dal Mattino, avrebbe risposto alle domande del perito Sciaudone.

Omicidio Gioia, Limata collabora e risponde alle domande del perito

Conclusa la perizia sui due fidanzati a processo per l’omicidio di Aldo Gioia, il geometra avellinese. Il dottor Giuseppe Sciaudone sta già redigendo l’ultima relazione sui due ragazzi, Elena la figlia della vittima e Giovanni Limata, ex fidanzato. L’omicidio si sarebbe svolto il 23 aprile del 2021. I due giovani ieri sono stati sottoposti all’ultima perizia e hanno risposto ad alcune domande dei consulenti.

L’incontro è iniziato alle 10.30 e si è protratto fino alle 13.50. Ha risposto prima Elena Gioia, poi è stata la volta di Giovanni Limata, che a differenza del primo incontro è stato più collaborativo, ha fornito una ricostruzione dettagliata dei fatti, anche del delitto. In particolare, ha ricostruito con lucidità anche il momento in cui ha sferrato il primo fendente sul corpo di Aldo Gioia, colto nel sonno, che però subito si è reso conto di cosa stesse accadendo. Limata ha riferito che la vittima ha cercato di reagire ai colpi. Ha tentato di difendersi con le gambe, oltre che con le urla per chiedere aiuto. Sono state proprio quelle urla nella notte ad infrangere le speranze dei due fidanzati: infatti, svegliarono la moglie e l’altra figlia e a Giovanni non rimase che scappare, buttando in strada il il giubbino insanguinato con i suoi documenti. Una quindicina i fendenti sferrati ma tre quelli fatali. La lama penetrò in profondità e l’emorragia fu letale.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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