Cronaca

Omicidio di Pina Bellizzi,autopsia conferma il soffocamento come causa della morte

AVELLINO – Soffocata con un cuscino e morta per asfissia. Sarebbero questi i risultati emersi dall’autopsia che si è svolta ieri pomeriggio sul corpo della 78enne Giuseppin Bellizzi, la donna trovata morta giovedì scorso nella sua abitazione di San Tommaso, ad Avellino.

L’esame autoptico è durato tre ore, al termine del quale il corpo è stato restituito ai familiari della vittima per i funerali. L’autopsia è stata solo la prima di altre verifiche che gli inquirenti dovranno portare a termine per far luce sull’omicidio di Pina Bellizzi. In particolare dovranno essere esaminati i due fratelli della vittima. Luigi bellizzi, indagato per l’omicidio della 78enne, e già condotto in carcere a Bellizzi Irpino, avrebbe aggredito anche il fratello minore, Gennaro, che però è riuscito a salvarsi.

La dinamica dei fatti

Secondo una prima ricostruzione l’imputato Luigi Bellizzi avrebbe ucciso la sorella al mattino presto, intorno alle 6:30, e successivamente avrebbe chiamato il fratello chiedendogli di raggiungerlo nell’abitazione di Via Giulio Morra. Una volta li, i due fratelli si sarebbero recati insieme nell’appartamento della vittima, che era immobile sul suo letto, priva di vita. Sarebbe stato a questo punto che Luigi Bellizzi avrebbe iniziato a colpire Gennaro con un coltello da cucina, prima alla gola e poi alla mano. L’uomo avrebbe cercato in tutti i modi di difendersi e di divicolarsi, riuscendo finalmente a scappare e chiudendo all’interno dell’appartamento Luigi, che è stato poi preso dalla Forze dell’Ordine. Ignoto ancora il movente dell’aggressione.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio