Cronaca

Omicidio di Aldo Gioia: “Era triste e dispiaciuto, non arrabbiato”

Ripreso questa mattina, 30 marzo, il processo inerente all'omicidio di Aldo Gioia, il 53enne ucciso ad Avellino il 23 aprile scorso

Ripreso questa mattina, 30 marzo, il processo inerente all’omicidio di Aldo Gioia. Elena Gioia è assistita dal legale Livia Rossi del foro di Roma; mentre Giovanni Limata è difeso dagli avvocati Kalpana Marro e Fabio Russo.

Omicidio di Aldo Gioia: riprende il processo

Come riporta anche Avellino Today, il 3 febbraio scorso, il dott. Francesco Saverio Ruggiero ha dovuto accertare la presenza di patologie che renderebbero incompatibile la detenzione in carcere di Giovanni Limata. Queste le dichiarazioni del medico: “L’imputato è pienamente compatibile con il regime carcerario in quanto non presenta patologie che impediscono tale regime. Ha un disturbo d’ansia che lo portano ad attuare azioni di autolesionismo. I suoi comportamenti non scaturiscono in una patologia psichiatrica, bensì da un bisogno interiore di aiuto psicologico. Non potendo fare del male agli altri, lo fa a se stesso. Pertanto, ritengo che il signor Limata possa restare in carcere”.

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