Cronaca

Omicidio di Aldo Gioia, perizia psichiatrica per i fidanzatini killer

Continua il processo che vede come imputati Elena Gioia e Giovanni Limata per l'omicidio di Aldo Gioia: perizia psichiatrica per i due fidanzatini killer

Continua il processo che vede come imputati Elena Gioia e Giovanni Limata per l’omicidio di Aldo Gioia, il 53enne di Avellino ucciso a coltellate il 23 aprile dello scorso anno. Una perizia psichiatrica per i due fidanzatini killer. Il nuovo presidente della corte di Assise del tribunale di Avellino, Gian Piero Scarlato, ha accolto la richiesta dell’avvocato di Giovanni Limata, Rolando Iorio.

Richiesta alla quale si è accodata anche l’avvocato Livia Rossi che difende l’altra imputata, Elena Gioia, figlia di Aldo che, come si ricorderà, nell’aprile del 2021 fu ammazzato con più di dieci coltellate, da Limata.

Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, perizia psichiatrica per i due fidanzatini

Per il Pubblico Ministero, invece, non sussistono le motivazioni per una perizia psichiatrica. Ad ogni modo, nel corso della prossima udienza, prevista per mercoledì 26 ottobre, il presidente della Corte di Assise comunicherà il nome del consulente ed affiderà l’incarico.

Omicidio di Aldo Gioia: la ricostruzione della vicenda

L‘omicidio di Aldo Gioia è avvenuto il 23 aprile del 2021, sul corso Vittorio Emanuele. Ad ucciderlo sono stati sua figlia Elena e il suo fidanzato Giovanni. La giovane coppia dopo il delitto, sono fuggiti via e sono stati ritrovati nel corso della notte a Cervinara a casa del fidanzato. Ma cosa ha spinto i due fidanzatini ad uccidere a coltellate Aldo? Il 53enne non condivideva la relazione tra i due. Opposizione che è costata la vita ad Aldo e scatenato la furia omicida dei due ragazzi.

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