Cronaca

Mugnano del Cardinale, bimba di 4 anni morta di stenti: lunedì l’autopsia per maltrattamenti

Saranno gli accertamenti medico-legali a chiarire le cause della morte della bimba

Una bimba di 4 anni è morta di stenti a Mugnano del Cardinale nella giornata di mercoledì scorso dove la madre, originaria di Saviano si era trasferita pochi giorni prima: è stata disposta per lunedì l’autopsia per verificare maltrattamenti.

Mugnano del Cardinale, bimba morta di stenti: l’autopsia

Saranno gli accertamenti medico-legali a chiarire le cause della morte della bimba di quattro anni deceduta mercoledì scorso a Mugnano del Cardinale dove la madre, originaria di Saviano si era trasferita pochi giorni prima insieme ad un altro figlio di sette anni.

L’autopsia per lunedì

Intanto il pm ha affidato l’autopsia, disposta per lunedì al Moscati, al medico legale Giovanni Zotti. Si apprende dalle indagini emerse dai Carabinieri, nel giorno successivo alla morte della piccola, che non avrebbero constatato particolari condizioni di degrado nell’abitazione.

Le dichiarazioni e foto social

Ci sarebbero alcune dichiarazioni e foto social, di parenti del padre naturale della madre, che avevano denunciato presunti maltrattamenti subiti dalla bambina. Maria, la mamma, soffriva di una patologia grave per la quale era stata più volte ricoverata.

Le denunce avrebbero spinto i magistrati a bloccare i funerali e a disporre l’autopsia. Per consentire di nominare un perito di pare, la madre dovrebbe essere iscritta nel registro degli indagati.

Si indaga sulla madre

Un dramma ha avuto luogo in provincia di Avellino. Una bambina di soli 4 anni è deceduta al Santobono di Napoli, dove si trovava ricoverata. Le cause e la dinamica non sono ancora note, a riguardo vi è ancora molta discrezione. Sembrerebbe che fosse malnutrita e si ipotizza sia morta di stenti.

A seguito di ciò, la Procura di Avellino ha aperto un’inchiesta su tale decesso. Pare che esistesse già un’indagine della Procura di Nola, su presunti maltrattamenti, in quanto in origine la famiglia risiedeva in tale territorio. Nel registro degli indagati è stata iscritta la madre. Sembrerebbe infine che la famiglia vivesse in un contesto di “degrado”.

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