Cronaca

Morte Matteo Reppucci, aperta un’inchiesta

Non c’era stata solo la corsa disperata verso l’ospedale all’alba di lunedì, quando ormai non c’era più nulla da fare, ma anche un primo ricovero tra il 3 e il 4 ottobre.
Il giovane Matteo Reppucci, infatti, era già stato visitato dai sanitari dell’ospedale Moscati, dove si era recato qualche giorno prima, dopo aver avvertito un malore.
Sugli elementi che emergeranno dalle indagini sul primo ricovero, si basa la tesi dell’avvocato della famiglia del 19enne, Innocenzo Massaro, che ha annunciato l’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Avellino, per ora contro ignoti, ipotizzando il reato di omicidio colposo.

Il primo ricovero

Durante quel primo ricovero, si apprende, furono eseguiti degli esami diagnostici, ma nessuno mise in evidenza alcuna anomalia tale da mettere in allarme la famiglia e il giovane. Quello che l’inchiesta vuole accertare è se, in quella occasione, sarebbe stato possibile fare qualcosa in più per evitare il dramma che si sarebbe consumato pochi giorni dopo.
Il primo risultato dell’autopsia ha evidenziato un aneurisma aortico come causa principale della morte di Matteo Reppucci, ma per il risultato completo bisognerà attendere 90 giorni.

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