Cronaca

Da Napoli a Montoro, tenta la truffa dello specchietto: 30enne nei guai

Da Napoli a Montoro per perpetrare la truffa dello specchietto: per questo motivo i Carabinieri della Stazione di Montoro hanno denunciato un 30enne della provincia di Napoli per “tentata truffa”. È accaduto qualche giorno fa, a Montoro: il giovane, alla guida di un veicolo preso a noleggio, avrebbe simulato un incidente con un’utilitaria condotta da un uomo del posto, pretendendo del denaro quale risarcimento per l’asserito danno.

Montoro, tenta la truffa dello specchietto: 30enne nei guai

Ma l’automobilista, subodorando l’inganno, non ha “abboccato”: ricordando i consigli dell’Arma in merito a tale tipologia di reato divulgati sia grazie agli organi d’informazione, non ha esitato a segnalare l’accaduto al “112”. A questo punto il malintenzionato è subito risalito in auto e si è dato alla fuga.

L’immediata attività d’indagine sviluppata dai Carabinieri ha permesso di individuare il presunto responsabile (già gravato da specifici precedenti di polizia), denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

La truffa dello specchietto

Questo tipo di truffa è purtroppo molto frequente: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime. La dinamica delle truffe è praticamente sempre la stessa e la richiesta di risarcimento in denaro per il “danno”, al fine di mettere a tacere la controversia, si aggira solitamente tra i 50 ed i 200 euro. Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti.

Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrandone lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).

I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente rispetto alla compilazione, in alternativa, del modello di contestazione amichevole, con il coinvolgimento, quindi, dell’assicurazione.

Redazione L'Occhio di Avellino

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