Cronaca

Università di Salerno, prime lauree italo-tedesche in linguistica e didattica dell’Italiano: anche tre irpine

Si sono laureati il 20 novembre nell’aula “Nicola Cilento” i primi dottori in Linguistica e didattica dell’italiano nel contesto Internazionale (LIDIT), la laurea magistrale binazionale coordinata, per la parte italiana, dal Professore Sergio Lubello, docente ordinario presso l’Ateneo salernitano. Il master internazionale, attivo dal 2017, prevede la frequenza del primo anno di corso presso il Campus di Fisciano ed il secondo anno presso l’Universität des Saarlandes nella città di Saarbrücken in Germania.

Linguistica e didattica dell’italiano nel contesto Internazionale a Fisciano

La prima tesi LIDIT è stata discussa dalla dottoressa Valentina Cicatelli il 26 settembre e con i conferimenti ai dottori Mario Martino, Daniela Botta, Anna Raimo e Francesca Delli Carri del 20 novembre si è chiuso il primo ciclo di lauree.

Tra i laureati anche le irpine Daniela Botta con la tesi “Lingua e social per una scuola digitale: aspetti e problemi”, Anna Raimo con la tesi “Lingue in conflitto. L’italiano dei semicolti nella corrispondenza del soldato Antonio Acquavivola”e Francesca Delli Carri con la tesi “L’Italiano del nuovo millennio: la lingua di Zerocalcare”. Le tre irpine sono state proclamate dottoresse con un brillante 110 e lode.

La pubblicazione

Rientrate da qualche mese in Italia, le dottoresse Botta, Raimo e Delli Carri hanno anche contribuito alla pubblicazione del volume scientifico “Homo Scribens 2.0 – Scritture ibride della modernità” con i seguenti articoli linguistici: Pubblicità a colpi di like (Botta), Appunti sulla lingua del Fumetto (Delli Carri) e L’e-taliano: uno scritto digitato semifuturista? (Raimo).  Il volume, curato da Sergio Lubello, sarà presentato prossimamente presso l’Università degli Studi di Salerno.

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