Inchiesta

Liceo Mancini, il duro attacco di Cittadinanzattiva a Gambacorta

AVELLINO. L’associazione Cittadinanzattiva Montefalcione Avellino Bassa-Irpinia ha inviato una nota al prefetto, al provveditorato degli studi, ai presidi delle scuole e alla stampa. Facendo proprie le istanze di numerosi genitori degli studenti del liceo Mancini, l’associazione ha sollecitato il presidente della Provincia, a cui pure la nota era indirizzata, a «rivedere il provvedimento» in quanto esorbiterebbe dai caratteri di urgenza e contingenza che lo renderebbero legittimo.

Riferendosi al provvedimento della Provincia successivo al sequestro del liceo Mancini, secondo l’associazione si tratta di una «ordinaria riorganizzazione e razionalizzazione della quasi totalità» dei licei di Avellino mascherata con una «spropositata interpretazione» dei caratteri di necessità ed urgenza del caso specifico. Stando a quanto si legge nella nota, il provvedimento non solo sarebbe delegittimato avendo «sconfinato l’ambito per il quale si è reso necessario ed urgente» ma addirittura avrebbe «gettato nel caos» gli studenti di quattro istituti, tanto da mettere a repentaglio «l’ordine e la sicurezza pubblica».

“Cittadinanza attiva” esprime la speranza certa che il presidente della Provincia insieme con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale «riesaminerà l’ordinanza, calibrandola al suo contingente ambito di applicazione, cioè al solo trasferimento della popolazione scolastica del De Luca nelle strutture già libere ed idonee, evitando di» disturbare il naturale proseguimento dell’anno scolastico per gli studenti delle altre scuole. Poi, minaccia «ulteriori e più risolutive iniziative civiche» in mancanza di un simile intervento.

A chiosa della nota, l’invito al prefetto ad intervenire e al direttore generale dell’Asl Avellino di «valutare un controllo preventivo sulla idoneità ricettiva e sotto il profilo della sicurezza dei plessi scolastici indicati nell’ordinanza».

 

 

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