Cultura ed eventi

Lettere dal Passato: Pagamenti, documenti e rilasci a carico dell’Intendenza

AVELLINO. Con la rubrica  “Lettere dal passato” ricostruiamo la storia dell’Irpinia, mettendo insieme testimonianze vere e tangibili. Un viaggio nei meandri del passato irpino attraverso le lettere scritte dai nostri compaesani e custodite all’Archivio di Stato di Avellino.

Questa settimana la legge e la ripartizione di averi e compiti in un’epoca Regia, attraverso gli atti demaniali.

Gli Atti Demaniali

Il fondo Atti Demaniali, contiene la documentazione relativa alle operazioni demaniali effettuate in applicazione delle leggi eversive della feudalità. Tali atti, in particolare per la prima metà del XIX  sec. attengono alle operazioni demaniali riguardanti oltre la separazione delle terre demaniali tra comuni, ex feudatari ed ecclesiastici, lo scioglimento di ogni promiscuità, la ripartizione in quote tra cittadini del territorio toccato al comune. Gli atti provengono dalla documentazione presente nel vecchio Archivio provinciale e sono ordinati alfabeticamente e cronologicamente per comune.  Il fondo contiene 5478 unità cartografiche – iconografiche schedate in inventario separato.

La lettera

«In dilucidazione di ciò che le ho manifestato con circolare dè 14 Aprile ultimo, le osservo, che i certificati di servizio, che i Giudici Circondariali, son tenuti a presentare al Sindaco del Capoluogo, in ogni scadenza,per poter conseguire il pagamento del soldo, debbono essere rilasciati dai Giudici istessi e vidimati semplicemente dal Regio Procuratore presso il Tribunale Civile. Ella , quindi si compiacerà  uniformarsi a queste prescizioni nell’adempimento della parte che le compete» (stralcio del Giornale di Principato Ulteriore nr 38 del 1821)

La storia ci insegna che i ruoli e le regole restano un baluardo sano e definito che permette un’evoluzione più graduale ma meno disfattista. L’epoca restrittiva nei compiti e nei ruoli definiva il potere regale unico e inscindibile, reso crudele dalla disfatta dell’errore umano, ma pur sempre un esempio da tenere.  Così, magari, leggere il passato correggendone gli errori dati dall’epoca, potrebbe essere un passo avanti per un presente meno drammatico e disfunzionale.

A cura di Elizabeth Iannone

 

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