Cronaca

Insegnanti senza titolo, controlli a tappeto per smascherare i furbetti

Sono coinvolti anche 14 irpini nell’inchiesta volta a smascherare gli insegnanti senza titolo che, tra il 1998 e il 99 vennero abilitati grazie ai titoli per insegnare ad alunni disabili, una corsia preferenziale per essere immessi in ruolo più velocemente.

Insegnanti senza titolo, l’inchiesta di allarga

Assunti per la cattedra di insegnante di sostegno per poi passare, negli anni, ad insegnare materie comuni, è questo il punto di partenza dell’inchiesta condotta dall’Ufficio scolastico della Campania su oltre 500 insegnanti senza titolo, che avrebbero presentato domanda per il sostegno per avere l’abilitazione in ruolo più velocemente degli altri.

La denuncia e l’inchiesta

La segnalazione è partita da due enti di formazione privati nel Salernitano, gli insegnanti controllati sarebbero oltre 500, assunti in Campania 19 anni fa, tra il 1998 e il 99.

Ad Avellino furono assunti 14 insegnanti, a Napoli 343, a Salerno 19, a Benevento 27.

Le indagini riguardano l’esame di abilitazione e la data di iscrizione ai corsi di abilitazione al sostegno che si svolgevano presso scuole ed enti privati.

L’incendio al provveditorato

Risale al 2 dicembre il rogo doloso appiccato nei locali del Provveditorato di Salerno. Fu proprio questo episodio a far drizzare le antenne sul giro dei falsi titoli presentati da docenti che, in occasione del recente concorso a cattedra regionale, per partecipare avevano prodotto un titolo di sostegno sospetto.

Secondo l’inchiesta, si tratta di certificati di abilitazione emessi da enti privati prima della riforma del sistema di specializzazione nazionale.

Una circolare specifica verrà emessa a stretto giro, e inviata alle segreterie delle scuole e agli uffici scolastici provinciali, per l’avvio delle verifiche sui titoli sul sostegno, caso per caso.

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