Politica

Inchiesta Bloody money, Todisco interroga De Luca

AVELLINO. «Tutto ciò a cui abbiamo assistito in questi giorni a proposito dello smaltimento dei rifiuti in Campania ci impone, in qualità di rappresentanti istituzionali regionali, di cercare e trovare risposte serie, rigorose e credibili, sia in termini di moralità pubblica che di azione amministrativa». Lo afferma il consigliere regionale di Articolo Uno – Mdp, Francesco Todisco, che nella giornata odierna ha presentato presso la Presidenza del Consiglio una interrogazione specifica indirizzata al presidente Vincenzo De Luca.

L’interrogazione

«Naturalmente -afferma Todisco- è necessario partire da una premessa: il metodo utilizzato dalla testata Fanpage per far emergere un quadro che, per dirla con Cantone, è “inquietante”, non è condivisibile. La libertà di stampa rappresenta un principio inviolabile nella nostra società e la stampa ha il diritto-dovere di svelare la realtà per quello che è, che è cosa diversa dal determinare una realtà “verosimile” per indurre determinati personaggi a delinquere».

«Questa doverosa premessa -aggiunge- non ci fa distogliere lo sguardo dal comportamento avuto da alcuni amministratori pubblici, che neppure in una realtà “simulata” possono tenere determinati atteggiamenti. Ritengo che ad inquietare maggiormente sia un elemento venuto fuori in maniera eclatante: dirigenti di aziende pubbliche e uomini politici sono ritenuti avvicinabili da personaggi di varia natura per ottenere un tornaconto personale in barba a qualsiasi regola, alla legalità e alla trasparenza».

Di qui, prosegue Todisco, «la mia decisione di chiedere al Presidente della Giunta regionale di esprimere un giudizio politico sull’accaduto, di dire quali azioni intenda mettere in campo per tutelare la credibilità della Regione e di quali atti intenda adottare rispetto alla Sma». D’altro canto, sottolinea il consigliere irpino, «ricordo che la Sma è una società regionale e quanto accaduto fa emergere due questioni estremamente delicate: la prima è che intorno ad essa ruotano importanti interessi criminali, la seconda, invece, è che alcuni suoi rappresentanti si sono dimostrati assolutamente inadeguati, per cui c’è da valutare l’opportunità di riassegnare alla Regione le funzioni attualmente svolte dalla società».

Infine, un passaggio sul coinvolgimento del dr. Roberto De Luca: «C’è da chiedersi perché un assessore del Comune di Salerno possa essere considerato un interlocutore rispetto agli appalti per lo smaltimento dei rifiuti solo per il cognome che porta».

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