Curiosità

Imprenditore 4.0: all’Università di Foggia si insegna l’autoimprenditorialità

Altro che bamboccioni come alcuni osano etichettare la nuova generazione. L’interesse di costruirsi un proprio futuro permane e, anzi, forse è addirittura cresciuto. Forte spinta motivazionale che ha reso il percorso guidato di “Imprenditore 4.0: avviare un’impresa nell’era digitale” un vero successo.

Oltre 100 gli studenti presenti in questa full immersion organizzata da Coface Italia, leader assicurativo, e Up2lab-marketing consulting. Evento alla quale l’Università di Foggia ha partecipato nelle vesti di partner.

Nella sessione, durata in totale sette ore tra esempi e relazioni, si è messo in luce quanto, per uscire dalla stagnazione, l’autoimprenditorialità rappresenti una valida alternativa. Ossia tutte quelle azioni che il soggetto attua, in compartecipazione con agenzie specializzate sul territorio e incubatori d’impresa, per avviare nuove attività, ampliare un’azienda già esistente o creare un lavoro autonomo.

Diventare imprenditori di sé stessi è un’ipotesi concreta. Ammesso, e non concesso, che le ambizioni siano pari alle conoscenze. Portali specializzati come Contributi PMI mettono a disposizione utili guide per aprire un negozio. Perché, qualunque sia il settore in cui si decida di imbarcarsi, determinate sfide sono già state affrontate da altri, e superate brillantemente. Anziché regole universali, bisogna documentarsi a fondo sulla materia. Visto che nessuno ‘nasce imparato’, prendere nota di alcuni consigli può fare la differenza.

Strategia Europa 2020 ne sostiene lo sviluppo. Quadro di riferimento per promuovere le attività a livello comunitario, nazionale e regionale. I Paesi UE aderenti hanno fissato determinati obiettivi da conseguire, in conformità alle direttive generali. Politica favorevole poiché l’imprenditorialità e il lavoro autonomo spingono verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Creando nuove competenze e nuovi posti di lavoro.

Ragion per cui lo Stato italiano – emanando Decreto Legislativo 185/2000 (modificato dal Decreto Legge 145/2013 convertito dalla Legge 9/2014) – riconosce agevolazioni. Con particolare occhio di riguardo alle aree economicamente svantaggiate. Misure appositamente studiate al preciso scopo di creare un ‘terreno fertile’ per l’imprenditoria e determinati settori, come quello agricolo e sociale. Con un supporto professionale sin dalla costituzione.

Sul percorso da intraprendere detiene voce in capitale Invitalia: Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, su mandato conferitogli dal Governo, opera per potenziare la competitività del nostro Paese. Crea nuove aziende, sostiene grandi investimenti, rafforza le imprese, sviluppa i territori, rilancia le aree di crisi industriale, attrae investimenti esteri e applica la pubblica amministrazione per gestire i fondi europei e nazionali.

All’interno del D.Lgs. n.185/2000 si riporta che l’Agenzia favorisce la costituzione o ampliamento delle imprese. Condicio sine qua non la maggioranza, numerica e di capitali, appartenente a giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, residenti nei territori agevolati. La sede legale, operativa e amministrativa, deve inoltre ubicarsi in uno dei Comuni agevolabili previsti.

I progetti d’impresa ammessi possono riferirsi alla produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato. Così anche alla fruizione di beni culturali, del turismo, della manutenzione di opere civili e industriali, della tutela ambientale, dell’innovazione tecnologica, dell’agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroindustriali e produzione. Inclusa, infine, l’assistenza alle Cooperative sociali.

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