Politica

La guerra per l’acqua tra Irpinia e Puglia continua

AVELLINO. Nelle scorse ore, un gruppo di deputati pugliesi ha presentato un emendamento alla Finanziaria nazionale per stabilire i criteri di gestione e titolarità idrica nel momento in cui vada in porto il progetto di costituire una mega holding pubblica che gestisca tutti gli acquedotti del Sud. Si tratta di una battaglia a distanza che si combatte, ormai, da diversi anni. L’idea di creare un unico gestore pubblico tra Campania, Puglia e Basilicata c’è da tempo.

 

La posizione dell’Alto calore

 

Come chiarisce Lello De Stefano, dirigente dell’Alto Calore, il problema non è tanto un progetto di unificazione idrica, ma rivedere gli accordi tra Irpinia e Puglia, che risalgono al secolo scorso e che appaiono, ora, discutibili. La Puglia, infatti, utilizza le sorgenti maestre irpine, Caposele e Cassano Irpino, sulla base di concessioni gratuite, la cui ragion d’essere si fondava sulla necessità di sviluppo e solidarietà tra le regioni meridionali. Ora, però, come sostiene De Stefano, serve un nuovo progetto che assicuri ai territori irpini gli approvvigionamenti idrici e i ristori di cui hanno diritto.

 

Le opinioni della politica

 

Il progetto di una società pubblica che punta a sottrarre alla Campania la governance delle sorgenti irpine a favore dell’acquedotto pugliese, preoccupa Vincenzo De Luca , presidente della regione Campania.  De Luca attacca il deputato del Pd, Dario Ginefra, vicino al governatore pugliese, Michele Emiliano, reputando il tentativo di assumere il controllo delle sorgenti irpine,un fatto gravissimo. «Si tratta di ‘malvivenza politica’» questa la dichiarazione del presidente, riportata dal quotidiano Il Mattino. D’accordo con De Luca, il deputato Angelo D’Agostino che in una nota ribadisce come sia poco amichevole ”il tentativo di alcuni parlamentari vicini al Governatore Emiliano di sottratte all’Irpinia e alla Campania la gestione delle nostre sorgenti”. Solidale con De Luca, anche la Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio che condivide le preoccupazioni per l’emendamento alla Finanziaria presentata alla Camera. D’Amelio e si batterà per evitare che l’operazione vada in porto.

 

Articolo a cura di Rosa Melillo

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