Cultura ed eventi

Al Godot Art Bistrot di Avellino, il duo tedesco Itaca

AVELLINO. Domenica 17 dicembre, alle 22, un altro evento imperdibile al Godot Art Bistrot, in via Mazas di Avellino, dove approda il duo tedesco Itaca per raccontare – cantando rigorosamente in italiano – «un mondo di hipster che accarezzano i punk; di sindacalisti che si baciano con figlie di industriali; di disco-ragazze che ballano di fronte a coppie di vecchietti». Insomma, un’esperienza che si preannuncia affascinante.

 

Chi sono gli Itaca

 

Itaca sono Ossi Viola e Lo Selbo, un duo tutto tedesco che ha scelto di cantare solo in italiano, la lingua della città dove si sono incontrati per la prima volta. I due, infatti, si sono conosciuti nel quartiere di Portonaccio, a Roma, nel 2011. Poco dopo si sono innamorati e hanno fondato questa band dal sound ispirato tanto ai cantautori della nostra tradizione (Battisti, Battiato e Dalla) quanto all’electro-pop anni ’80 (Human League e Yazoo).

Il loro show onirico riporta ad atmosfere legate a programmi musicali anni ’80, ma anche ai favolosi e inquietanti film di David Lynch. Con la loro prima uscita in musicassetta, «Big in Itaca» (2013), sono riusciti a creare un ponte tra Berlino e Roma, oltre che a mettere in relazione il concetto di Pop-Star con quello di Avant-garde.

 

Il duo tedesco che fa dell’italiano una particolarità

 

La loro vera particolarità, è proprio l’uso dell’italiano. Sentirli cantare (con un accento davvero particolare) versi come «vediamo il cielo ruotare, come un vinile/ una ridda di mondi canta per noi/ se ho un mio mondo dentro di me/ Ispirami!» è un’esperienza unica.

La musica che il duo tedesco crea – come spiegano nella biografia ufficiale – è il racconto di «un mondo di hipster che accarezzano i punk; di sindacalisti che si baciano con figlie di industriali; di disco-ragazze che ballano di fronte a coppie di vecchietti. A new canzone popolare was in the air».

Il primo album «Itaca Mi Manchi» è uscito lo scorso aprile per Aloch Dischi. Il magazine tedesco Musikexpress l’ha valutato con delle rare 5 stelle descrivendolo come «perfectly composed» ponendolo «in the middle of Desireless, Kate Bush, Phillip Glass and Boards of Canada».

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