Cronaca

Diplomi falsi ad Avellino: un indagato resta ai domiciliari

Si parla ancora dello scandalo dei diplomi falsi ad Avellino. La Corte di Cassazione infatti ha ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura contro la revoca dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per E.C., funzionario del provveditorato di Avellino.

L’uomo, difeso dai legali Giovanna Perna e Michele D’Agnese è una delle sei persone indagate nell’inchiesta sulla presunta compravendita di diplomi di qualifica e attestati Eipass fra il capoluogo irpino e Napoli.

Diplomi falsi ad Avellino, la decisione della Cassazione

É stato ritenuto imammissibile anche il ricorso contro la scarcerazione dell’ex collaboratore della Cisl di Avellino, A.P. L’uomo era stato già condannato a quattro anni e sei mesi per la compravendita di diplomi. La Corte di Cassazione aveva già ritenuto inammissibile, così come sostenuto dagli avvocati Giuseppe Saccone e Gerardo Di Martino, il ricorso dei Pm contro la scarcerazione di B.A., che lavora in un istituto privato di Avellino.

Diplomi falsi ad Avellino, 43 gli indagati

Intanto procede spedita l’inchiesta. L’indagine vede coinvolte ben 43 persone per concorso in corruzione. Gli indagati sono accusati di aver beneficiato di false attestazioni di frequenze per corsi Eipass o equiparati, patenti europee di informatica, titoli di qualifica in strutture private paritarie della Campania.

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