
Lo streaming di videogiochi è ormai un vero e proprio lavoro che sta acquistando importanza nel mondo digitale per via della presenza di piattaforme come Twitch che fanno di questa attività il loro core business. In questo articolo verranno forniti una serie di consigli su come diventare uno streamer e guadagnare con le dirette streaming, in particolare dei videogiochi.
Cosa fare per diventare uno streamer
Per diventare uno streamer di successo bisogna seguire diversi step in maniera molto precisa. La prima cosa da tenere in considerazione è l’attrezzatura. Non è necessario possedere la tecnologia top di gamma per competere con i migliori.
Innanzitutto, serve un portatile o fisso che disponga almeno di 8 GB di RAM e un disco a stato solido per velocizzare l’accesso ai dati. Naturalmente, sono fondamentali videocamera e microfono: la prima deve avere almeno una risoluzione FullHD con copertura a 160 gradi, il secondo meglio se è XLR fin quando non prenderai un mixer. Molto importante è anche l’utilizzo di software per lo streaming: fra i migliori sono presenti OBS, Wirecast, Vimix e XSplit Broadcast.
In secondo luogo, bisogna conoscere la nicchia di persone a cui ci si rivolge. I videogiochi sono molto diversi fra di loro per genere e ogni tipologia ha una community specifica che cerca una categoria: l’importante è comunque fare emergere la propria personalità con contenuti estremamente originali e in linea con il personaggio.
Subito dopo bisogna scegliere una piattaforma: Twitch è il servizio più usato dagli utenti; tuttavia, c’è molta competizione e non è facile emergere. Fra gli altri, YouTube e vari siti minori offrono la possibilità di fare streaming, ponendosi come una buona scelta.
Molto importante durante le trasmissioni è quello di trovare un orario fisso durante il giorno, in modo da facilitare la visione agli utenti che sapranno quando connettersi. Una buona idea è quella di cercare di creare un calendario specifico da affiggere nella bacheca, meglio ancora se riporta anche i contenuti della trasmissione. Naturalmente, davanti alla telecamera è fondamentale essere sé stessi e non avere paura: bisogna cercare di divertirsi. Per diventare uno streamer di successo, infine, si devono costantemente valutare i propri contenuti, cercando di migliorarsi.
I costi da sostenere e i potenziali guadagni
Diventare uno streamer di videogiochi comporta una serie di costi. Bisogna, infatti, possedere diversa attrezzatura per creare una postazione. Solitamente, il prezzo medio di un’intera postazione, compresa di software, va dai 1.000/2.000 euro a salire, ma bisogna considerare che i costi sono solo indicativi, perché a seconda della qualità dei prodotti questi possono aumentare o diminuire.
A ciò, bisogna sommare anche il prezzo dell’energia elettrica perché trasmettere per diverse ore al giorno ha comunque un costo. Per tenere basse queste spese, il suggerimento è di provare a risparmiare sulla bolletta elettrica visualizzando le offerte dei fornitori, come ad esempio quella di VIVI energia, che presenta opzioni specifiche per le esigenze di ognuno che permettono di tagliare quanto possibile i costi. In questo modo, si potrà essere in live streaming per diverse ore senza dover stare troppo a preoccuparsi di quanto si sta consumando e a quanto ammonterà la spesa in bolletta.
Chiuso il capitolo costi, vediamo ora nel dettaglio la voce entrate. Infatti, quanto può guadagnare uno streamer? In media i guadagni dipendono dalle visualizzazioni: chi ha un migliaio di follower, facendo streaming per più di 40 ore alla settimana, può arrivare a totalizzare anche 5.000 euro al mese.
All’inizio, però, sarà molto difficile arrivare a quelle cifre. Servirà tanto lavoro e pazienza. Ciò non è vuol dire che nella fase iniziale non si possa guadagnare bene. Generalmente, se si riesce a raggiungere una buona e costante fetta di pubblico, si potrebbe riuscire a guadagnare dai 100 ai 500 euro al mese. Ovviamente il guadagno può crescere, ma ciò dipenderà solamente dal fatto di farsi un nome nel settore.