Cronaca

CCNL agricoltura, Cisl: «Rinnovo strategico per la nostra economia»

«Il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, siglato nella notte del 20 giugno 2018 rappresenta un sostegno strategico per la nostra economia. Coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda uno dei settori trainanti del Made in Italy. È stato raggiunto un accordo soddisfacente che consolida i diritti e la dignità del lavoro agricolo, punta a incrementare la competitività delle nostre imprese, non arretra di un passo sul piano della lotta al caporalato. Un’intesa che ha confermato anche la capacità, della nostra organizzazione, di negoziare sempre con profondo rispetto e senso di responsabilità». Lo dichiara Onofrio Rota, Segretario generale della Fai Cisl, che aggiunge: «Una settimana fa, a seguito della riapertura della trattativa, avevamo scelto di sospendere lo sciopero e mantenere lo stato di agitazione: ora le nostre impostazioni sono state accolte, l’idea pericolosa del salario minimo nazionale è stata accantonata e abbiamo trovato un punto di incontro su un orario più flessibile che possa garantire, laddove necessario, una migliore organizzazione del lavoro, regolando le interruzioni e i recuperi senza modificare le 6 ore e 30. Così come non potevamo lasciare che non giungesse sul caporalato un riferimento chiaro, e nonostante non venga citata la legge 199 sono presenti richiami espliciti alla lotta al fenomeno».

Il contratto

«L’accordo raggiunto – spiega Rota – comprende risultati importanti sui capitoli degli appalti, della bilateralità, con l’impegno a completare gli Ebat e l’attivazione di nuove funzioni di welfare sussidiario, del contrasto alla discriminazione di genere, con un congedo ampliato anche grazie all’Eban, nonché della formazione professionale, con l’attestazione dei percorsi formativi da parte di Foragri; aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto in relazione alla sicurezza, all’agricoltura 4.0 e alle sfide dell’innovazione. Sono stati rafforzati i diritti individuali, sempre grazie alla bilateralità, con avanzamenti su maternità, malattie gravi, congedi parentali. Importante poi la parte relativa alle aziende plurilocalizzate, dove abbiamo accolto la richiesta di contratti aziendali purché in linea con quelli stipulati a livello provinciale. Sul piano dell’adeguamento retributivo abbiamo ottenuto un importante aumento del 2,9%, superiore al 2,3 dell’indice Ipca: sarà diluito in due tranche, di cui la prima già da luglio, del valore di 1,7%, a cui seguirà la seconda, dell’1,2%, ad aprile 2019. Un risultato congruo con le performance del settore e le aspettative future».

«Avviamo così – conclude il sindacalista – una fase nuova, per contribuire ad attivare, con il lavoro agricolo, processi virtuosi di crescita e sviluppo, tutelando la dignità di chi svolge tante mansioni usuranti su cui poggia l’eccellenza del nostro agroalimentare».

Sos Caporalato

 Raffaele Tangredi Reggente Fai Cisl Campania aggiunge: «In Campania il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro degli Operai Agricoli e Florovivaisti coinvolge oltre 70 mila addetti. Finalmente, questo Contratto migliora il Welfare e si aggancia alla Legge 199 per il contrasto del lavoro nero e dello sfruttamento in agricoltura, con l’impegno delle parti di svolgere un’attiva collaborazione affinché la legalità vinca sulla illegalità.

Il rinnovo del CCNL si inserisce nella Campagna #SOSCaporalato promossa dalla Fai Cisl con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinionepubblica e rafforzare il contrasto allosfruttamento dei lavoratori e lavoratrici del comparto agricolo.

In questi giorni, infatti, come FAI Campania, per dare massima diffusione a questa Campagna, si stanno svolgendo in tutto il territorio, conferenze stampa e siamo impegnati nella diffusione di volantini con il numero verde istituito dalla FAI Nazionale nelle piazze dove ogni mattina lavoratori e lavoratrici vengono reclutati dalle aziende agricole, per svolgere i lavori nei campi, spesso sfruttati sottopagati senza alcun tutela previdenziale ed assistenziale.

È il momento, continua Tangredi – che tutte le parti coinvolte (Istituzioni, controparti e OO.SS) si uniscano in un fronte unico contro questa piaga partendo dalla costituzione delle Cabine di Regia, luoghi di confronto per far vincere la legalità al dumping delle aziende e all’Italian Saunding,  per dare un valido aiuto al Made in Italy agricolo e alimentare».

 

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